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ASC NEWS

12/07/2017
Paese Poesia luglio 2017 - Belvedere Ostrense

Il maestro Carlo Iacomucci, recentemente, ha partecipato, in qualità di ospite, alla decima edizione del premio di poesia dedicato a "Biagino Casci" a Belvedere Ostrense, per aver illustrato, con una sua opera, la copertina del librocatalogo dove sono riportate le poesie dei premiati, l'invito cartaceo e il manifesto.
Per l'occasione, l’artista ha donato due sue opere incise, che sono state consegnate, come premio, ai finalisti del concorso. In segno di riconoscenza, sono state dedicate all’'artista Iacomucci sei pagine all'interno del librocatalogo "PaesePoesia 2017", contestualmente ad un breve testo critico della dott.ssa Patrizia Minnozzi (laureata in giurisprudenza, vive a Macerata. Ama l'arte, la fotografia,e la tecnologia).

L'incisore Carlo Iacomucci nasce nel 1949 a Urbino, città in cui, con serietà e costanza, ha potuto avvicinarsi, per gradi e per avvio naturale, alla grande tradizione della scuola urbinate, che porta avanti da circa 40 anni. Nella sua città natale, riceve la prima formazione artistica presso l’Istituto Statale d’'Arte, meglio noto come Scuola del Libro. Tra il 1969 e il 1970 vive a Roma, dove frequenta stamperie d’arte, studi e ambienti artistici, maturando la passione per l’'incisione e, in modo particolare, per l’'acquaforte. Si iscrive quindi al Corso Internazionale della Tecnica dell’'Incisione Calcografica che si tiene sempre ad Urbino.
La necessità di approfondire, lo stimola poi a frequentare, per soli due anni, la sezione di pittura dell’'Accademia di Belle Arti della stessa città. Nel 1973 inizia la sua esperienza didattica, che prosegue fino al 2008: insegna Discipline Pittoriche all’'Accademia di Belle Arte di Lecce, poi al Liceo Artistico Statale di Varese ed infine all’'Istituto Statale d’'Arte di Macerata, dove vive ed opera. Dal 1972 ha partecipato a numerose collettive e personali sia in Italia che all'estero, realizzando anche edizioni d'arte con acqueforti. 

Immagine: Carlo iacomucci - Il giglio di San Giuseppe




22/12/2016
CIBO CARTE e ARTE - Mostra di Artisti Contemporanei dalla collezione di ASC Arte Sacra Contemporanea

Domenica 8 gennaio 2017
Ristorante Il Clandestino
Via Rosmini 5
Stresa VB - Italia

Nella splendida cornice del Verbano, presso il rinomato Ristorante di pesce “Il Clandestino” dello Chef Franco Marasco, avrà luogo l’evento “CIBO CARTE e ARTE” che comprende, una mostra di opere d’arte di Artisti Contemporanei Italiani ed Internazionali della Collezione ASC Arte Sacra Contemporanea, un pranzo esclusivo a base di pesce ed il Torneo di Burraco del Lago Maggiore. In mostra opere di giovani artisti e di artisti affermati: Ilaria Forlini, Nicola Liberatore, William Xerra, Antonio Spanedda, Gabriele Di Maulo, Nina Paley, Alberto Gianfreda, Giovanni Morgese, Silvia Venuti, Federico Cozzucoli, Stefano Pizzi, Bios Vincent, Vieri Parenti, Tarshito, Debora Fella, Florine Offergelt, Enrico Del Rosso e Mauro De Carli, oltre ad un’opera grafica di Picasso. A scopo divulgativo, è disponibile una brochure dell'evento contenente tutte le informazioni sulle opere e sugli artisti e che verrà distribuita al pubblico che interverrà all’evento, per far conoscere il mondo dell’arte contemporanea e tema sacro e non 
www.associazioneculturalecreati
va.
it/processed/20161212-124957-KTIGR-NAS.pdf. L’evento si aprirà con l’inaugurazione della Mostra d’Arte e la visita guidata alle opere in esposizione, a cui seguirà il pranzo, il torneo di Burraco del Lago Maggiore ad invito riservato ai soci di ACC e la premiazione finale. Tra le opere esposte 4 verranno selezionate e assegnate, durante la premiazione, ai vincitori del Torneo. Le opere resteranno in visione al pubblico fino a lunedì 16 gennaio 2017 con orario ore 10,00-12,00 presso il Ristorante Il Clandestino di Stresa. Partner dell’iniziativa: Dal Negro, Luigi Francoli Grappe, Torraccia Del Piantavigna, Bottega della Cornice, Il Clandestino Ristorante di pesce.

Per informazioni:
info@associazioneculturalecreativa.it




25/10/2016
Un'esposizione dei maestri e dei migliori allievi dell'Accademia di Brera all'University of Art and Design di Joshibi, Tokio

Tra il 3 e il 18 di novembre p.v. nell’ambito delle celebrazioni per il 150° Anniversario delle Relazioni tra il Giappone e l’Italia una delegazione dell’Accademia di Belle Arti di Brera composta dal Direttore prof. Franco Marrocco, dal Responsabile per le Relazioni Esterne prof. Stefano Pizzi e da due allievi della Scuola di Pittura, Francesca Vitali e Simone Parise, si recherà a Tokio presso l’University of Art and Design.

La missione, organizzata dai proff. Stefano Pizzi e Tetsuro Shimizu prevede i seguenti principali appuntamenti:

- L’inaugurazione dell’esposizione “Opere dei Maestri di Brera e dei loro migliori allievi”:
- Franco MARROCCO
- Italo BRESSAN – Barbara Canali
- Roberto CASIRAGHI – Flavia Albu
- Giorgio CATTANI – Maria Castagna
- Italo CHIODI – Alice Fiorelli
- Marco CINGOLANI – Pietro Andrico
- Angelo Antonio FALMI – Gabriele Quarta
- Ignazio GADALETA – Saeed Naderi
- Renato GALBUSERA – Francesca Vitali Boldini
- Omar GALLIANI – Carolina Corno
- Gaetano GRILLO – Wang Hao
- Giordano MONTORSI – Lara Ilaria Braconi
- Stefano PIZZI – Simone Parise
- Simona UBERTO – Erika Costa
- Dany VESCOVI – Letizia Prestipino

- La partecipazione ai work-shop di produzione tradizionale giapponese della carta e dei pigmenti.
- La tenuta di conferenze sull’Alta Formazione Artistica in Italia e a Brera a cura del Direttore prof. Marrocco e del prof. Pizzi.
- La tenuta di una conferenza sulla propria ricerca e di un workshop del prof. Pizzi, coadiuvato dagli allievi Parise e Vitali ed alcuni allievi di Pittura di Joshibi, nell’ambito del quale realizzerà un’opera che verrà donata alla quadreria dell’Università.
Nel mese di gennaio del 2017 una delegazione dell’University of Art and Design di Joshibi sarà ospite dell’Accademia di Brera con un analogo programma.
L’Accademia di Belle Arti di Brera e l’University of Art and Design di Joshibi hanno firmato nel corso del 2016 un accordo bilaterale che prevede, oltre agli scambi culturali, la possibilità per gli studenti di entrambi gli atenei di frequentare i corsi dell’istituzione partner.




13/09/2016
La chiesa di Santa Croce in Padova Presentazione della guida

Dopo alcuni anni dalla pubblicazione della guida del Torresino, esce il secondo numero della collana I luoghi dell'arte e della fede, dedicato alla chiesa di Santa Croce in Padova.

La chiesa di Santa Croce in Padova
a cura del Museo Diocesano di Padova
testi di Patrizia Dal Zotto

La guida sarà presentata al pubblico giovedì 15 settembre, ore 21.00, presso la Sala del Redentore in Corso Vittorio Emanuele II, 174, in occasione della Festa della Comunità della parrocchia di Santa Croce.

Interverranno
Andrea Nante
Carlo Cavalli
Patrizia Dal Zotto

L'ingresso è libero.

Il Museo è aperto con in seguenti orari:
da giovedì a sabato 15.00-18.00
domenica 10.30-13.00; 15.00-18.00

 




14/06/2016
IOTIAMO Capsula del Tempo di Antonio Spanedda

Il progetto artistico IOTIAMO dell'artista novarese Antonio Spanedda si arricchisce della CAPSULA DEL TEMPO concepita come un’opera d’arte per viaggiare nel futuro. In questa declinazione tecnologica e creativa del progetto d'arte contemporanea IOTIAMO i giovani sono inventori del proprio futuro, attori protagonisti, futuri spettatori e portatori di emozioni positive per cambiare il mondo.
E’ già stato provato che i viaggi nel futuro sono potenzialmente possibili. Le basi concettuali dei viaggi nel tempo affondano le proprie radici nella teoria, ben verificata, della Relatività Generale di Einstein, di cui a breve ricorre il centenario. Un filo conduttore che unisce lo studio di un possibile viaggio nel tempo nel macrocosmo e microcosmo sono proprio le CTC, ovvero quei percorsi temporali chiusi che connettono il passato e il futuro in modo circolare, consentendo una violazione della cronologia, ma pur preservando il principio di causalità. 
Per Spanedda IOTIAMO Capsula del Tempo è un esperimento artistico, e riguarda un tipo di viaggio nel tempo molto diverso da quello previsto dalla relatività generale e dalla meccanica quantistica. In questo progetto possono partecipare tutti coloro che desiderano viaggiare nel futuro attraverso un'opera d'arte, diventando attori protagonisti oltre che futuri spettatori. A differenza delle capsule del tempo che solitamente sono sotterrate, IOTIAMO 2045 Capsula del Tempo è un'opera visiva, da esporre nella scuola, in un'abitazione, in un museo.
Il primo "viaggio nel tempo" è stato fatto con i bambini della Scuola Primaria dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Novara il 20 novembre 2015. I bambini hanno partecipato con entusiasmo al primo Happening della Capsula del Tempo, ed hanno registrato i loro video messaggi per il futuro.
Grazie a questo progetto l'artista ha incontrato molti giovani ed ha scoperto che moltissimi di loro credono ancora nell’amore, nell’amore per la vita, per i genitori, per gli amici. Sono più attenti alle persone, alle diversità, all’ambiente ed essendo capaci di inventare nuovi linguaggi, sono molto creativi. 
Essi sono la prima generazione globale, con valori e modi di pensare convergenti, e per questo motivo hanno bisogno di un riconoscimento sociale.
"IOTIAMO 2045 Capsula del Tempo" con una cerimonia ufficiale il 21 maggio 2016 è stata consegnata all'Istituto Maria Ausiliatrice di Novara che avrà il compito di custodirla fino a quando verrà riaperta il 24 ottobre 2045.
La capsula è stata registrata al Collegio Oglethorpe The International Time Capsule Society ad Atlanta U.S.A. 

Al fine di raccogliere fondi per portare questo progetto ad altri bambini in altre scuole italiane è stato attivato un crowdfunding su www.eppela.com. Per ogni donazione sono previste delle ricompense.

Saper ascoltare e valorizzare il mondo giovanile è un dovere primario di tutta la società.




24/03/2016
L’arte del fare GIANNINO CASTIGLIONI Scultore

Giovedì 31 marzo alle ore 18 alla Biblioteca Ambrosiana (Piazza Pio XI, 2 Sala delle Accademie) verrà presentato il volume  L’arte del fare GIANNINO CASTIGLIONI Scultore (Skira editore). Il bellissimo libro è il risultato delle recenti ricerche rivolte alla rivalutazione dell’attività di Giannino Castiglioni (Milano 1884 – Lierna 1971), uno tra i più importanti pittori, incisori e scultori del Novecento italiano. L’opera, curata da Eugenio Guglielmi, attraverso testimonianze dirette e studi monografici di giovani e accreditati studiosi, nonché inediti materiali d’archivio, mette in evidenza la formazione dell’artista e il suo rapporto con l’ambiente milanese nel clima culturale a cavallo tra il tardo simbolismo ottocentesco e il nascente Liberty. Particolare attenzione viene data alla formazione di Castiglioni presso l’Accademia di Brera e alle opere che lo resero celebre, tra cui ricordiamo quelle presenti al Cimitero Monumentale, i Sacrari dedicati ai Caduti della Prima Guerra Mondiale e la Porta del Duomo di Milano. Un capitolo riguarda, infine, lo studio dei 350 gessi conservati presso il Comune di Lierna, dono degli eredi, nell’ottica della creazione di una Gipsoteca da inserire nei percorsi provinciali e regionali lombardi.

INGRESSO LIBERO 


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24/03/2016
PASQUA E PASQUETTA APERTI TUTTI I GRANDI MUSEI STATALI

In occasione delle prossime festività di Pasqua e del Lunedì dell’Angelo i musei, le aree archeologiche e i luoghi della cultura statali resteranno aperti. Domenica 27 e lunedì 28 marzo i grandi musei statali rimarranno aperti, rispettando il normale piano tariffario. Una apertura straordinaria in tutta Italia dagli Scavi di Pompei alla Pinacoteca Brera, dal Castello di Miramare di Trieste al Museo Nazionale Archeologico di Napoli, da Paestum agli Uffizi, dal Foro Romano e Palatino al Cenacolo Vinciano, dalla Reggia di Caserta al Colosseo, dalla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma ai Musei Reali di Torino, dal Museo d’Arte Orientale di Venezia a Castel Sant’Angelo, dal Museo Egizio al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

Per informazioni:
http://www.beniculturali.it/
mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti
/MibacUnif/
Comunicati/visualizza_
asset.html_1151786380.html

 




27/02/2016
La Misericordia Spettacolo teatrale di e con Lucilla Giagnoni

Lunedì 29 Febbraio 2016, h 21:00
Chiesa di San Graziano
Arona (NO), Italia

"Beati i Misericordiosi, perché riceveranno Misericordia"

A partire dalla Misericordia come virtù della reciprocità, l'interpretazione di Lucilla Gianoni ci guiderà in un percorso antropologico e spirituale: la beatitudine evangelica della Misericordia si erge a virtù morale e condivisa del vivere civile. La rappresentazione dell'incontro tra fede e dimensione civica nella vita di comunità prende forma sullo sfondo del Duomo e del Palazzo della Ragione, luogo d'intreccio tra l'autorità religiosa e il potere civile, per celebrare un valore condiviso, quello di Misericordia appunto, le cui radici affondano nella storia antica. A cura di: Vicariato dell’Aronese; Parrocchia di Arona; Associazione Partecipazione e Solidarietà.




25/02/2016
L’ENERGIA DEL FEMMINILE NEL BUDDHISMO TIBETANO

SABATO 5 MARZO 2016 - dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 16
CELSO - ISTITUTO DI STUDI ORIENTALI
Dipartimento Studi Asiatici
Archivio Arti Contemporanee
BSA Biblioteca di Studi Asiatici
Galleria Mazzini 7 – 16121 Genova - Italy

Il seminario "L'Energia del Femminile nel Buddhismo Tibetano" che si terrà sabato 5 marzo nelle fasce orarie 11-13 e 14-16, verterà sui temi Le forme del divino femminile, Le divinità ‘naturate di spazio’, Archetipo femminile e materno e Donne di illuminazione, e sarà a cura della Prof.ssa Carla Gianotti, tibetologa, docente di lingua e cultura tibetana, autrice di numerose pubblicazioni tra cui: "Donne di illuminazione: Dakini e demonesse”, Madri divine e maestre di Dharma" (Ubaldini),  “La vita di Milarepa” (UTET), prima versione italiana della vita di Milarepa condotta sull’originale tibetano,  “Il Grande Sigillo: la conoscenza originaria di Maha Mudra” (Mimesis), “Cenerentola nel paese delle nevi” (Utet). Il Seminario e' ad iscrizione.

Per informazioni:
tel [+39] 010586556
info@celso.org
www.celso.org




25/02/2016
Symbols

4 – 26 marzo 2016
Genova Palazzo Ducale - Fondazione per la cultura
Sala Dogana
Piazza Matteotti, 9
Genova, Italia

Inaugurazione venerdì 4 marzo, ore 18
Orario: mar-dom ore 15-20 Ingresso libero

16 incisori hanno riletto in chiave contemporanea i simboli dei monumenti funerari presenti in alcuni cimiteri monumentali europei e 10 tra musicisti e danzatori ne hanno tratto coreografie. Dopo le residenze d’artista di Avilés e di Dundee realizzate all’interno del progetto Symbols, una mostra evocativa nata dalle suggestioni dell’arte funeraria.

Per informazioni:
palazzoducale@palazzoducale.
genova.it
www.palazzoducale.genova.it



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30/01/2011
Arte e Chiesa di Andrea Dall'Asta

Un laboratorio di riconciliazione
Dalla nascita del cristianesimo, l’alleanza tra arte e fede nella cultura europea produce un’elaborazione artistico/culturale di grandissimo interesse culturale e spirituale. La Chiesa è per secoli riconosciuta come il centro propulsivo della cultura europea, una committente straordinaria…
Quando, invece, guardiamo quanto la Chiesa ha realizzato nel secolo appena passato, penso solo all’arte italiana, il quadro appare desolante e triste, in modo particolare in questi ultimi decenni. Siamo circondati da architetture prive di dignità, da chiese che si configurano come enormi capannoni, da arredi liturgici collocati per lo più in maniera sciatta e improvvisata, da immagini realizzate da dilettanti incapaci. Tutto appare rinnegare la grande tradizione del passato. Quando poi entriamo in spazi antichi, ci troviamo spesso di fronte a sciagurati interventi in grado di distruggere l’armonia e la bellezza dei luoghi. I casi da citare sarebbero innumerevoli…. Basta addentrarsi anche in alcune importantissime chiese antiche di Roma, per rendersi conto di sistematiche distruzioni, paragonabili ai disastri perpetrati nei confronti del paesaggio italiano. Spazi straordinari appaiono come sfigurati, feriti, lacerati. Difficile comprenderne le ragioni. Insensibilità, ignoranza culturale, disattenzione. Sembrerebbe che in questi spazi la chiesa abbia abdicato alla bellezza, quando secoli fa aveva promosso la realizzazione di opere oggi considerate come esemplari della cultura dell’uomo.
“Noi abbiamo bisogno di voi”. È quanto Paolo VI, nel celebre incontro con gli artisti della Cappella Sistina nel 1964, aveva affermato con toni accorati. La stessa preoccupazione attraversa la lettera agli artisti di Giovanni Paolo II nel 1999, definendo l’arte come ponte verso il mistero, al di là del contenuto rappresentato.
Malgrado questa attenzione rinnovata anche da Benedetto XVI, pochi sono i casi riusciti che si stagliano su di una mediocrità devastante, sia nel campo delle arti visive, sia in quello architettonico. Esempi come l’intervento di Dan Flavin alla Chiesa Rossa di Milano, la Chiesa Dio Padre Misericordioso a Roma Tor Vergata di Richard Meyer, ai quali si potrebbero aggiungere la chiesa san Giovanni Apostolo di Paolo Zermani a Perugia, o sparuti interventi di alcuni artisti - senza che sia stato tuttavia previsto un progetto organico - come quelli di Domenico Paladino a San Giovanni Rotondo, restano casi isolati. Per non parlare di varie manifestazioni di arte sacra concepite come insieme di opere di artisti “amatoriali”.

Eppure in questi ultimi anni, qualcosa sta cambiando. Una nuova sensibilità all’interno della Chiesa si sta facendo largo. Alcuni tentativi di ricucire la frattura tra arte e fede si pongono come cantieri di sperimentazione, lasciando sperare in un cambiamento di rotta. Certamente lo scalpore col quale Mons. Gianfranco Ravasi annunciò pochi anni fa la possibilità che il Vaticano avesse un Padiglione alla Biennale di Venezia lascia intravedere un nuovo modo di considerare il rapporto arte/fede.
L’arte cosiddetta sacra non può restare chiusa nelle sagrestie ma è invitata a dialogare con l’arte contemporanea, chiamata a sua volta a confrontarsi con i grandi temi del passato, superando la propria auto-referenzialità e un certo “vuoto” di contenuti. L’arte non può, infatti, semplicemente parlare di se stessa, riflettere solo sui propri linguaggi, ma deve riprendere il dialogo con le grandi domande dell’uomo: il nascere, il morire, il soffrire, l’aprirsi dell’uomo a una dimensione di assoluto e di trascendenza… L’espressione artistica deve mettere in scena le grandi narrazioni, i miti nei quali l’uomo si è sempre riconosciuto. Deve recuperare quella dimensione simbolica, per cui un’opera d’arte è chiamata a interpellare la coscienza dell’uomo.

Per mostrare questo cambiamento non parlo tanto di realizzazioni come la cappella Redemptoris Mater (1996-1999) in Vaticano, dono dei cardinali a Giovanni Paolo II per i suoi cinquanta anni di sacerdozio, rivestita di mosaici dallo sloveno Marko Rupnik, nella finalità di proporre un dialogo tra la tradizione Occidentale e quella Orientale. Mi chiedo infatti se l’intento di riproporre una sorta di neo-bizantinismo, che si sta diffondendo così ampiamente, non sia un segno di una incertezza da parte della Chiesa di accettare le modalità con cui la modernità comprende se stessa e dialoga con il mondo contemporaneo. Ci si domanda se non sia un tentativo di aggiornare un linguaggio che tuttavia appartiene ormai al passato. Non si corre forse il rischio di proporre nostalgicamente un proprio mondo che appare sempre più chiuso in se stesso? Malgrado l’attento e interessante programma iconografico, non è forse un modo per rifugiarsi in una realtà che ormai non esiste più? Una modalità per dirci che il nostro futuro non può essere se non nel fare rivivere solo ciò che ormai fa parte della nostra storia che, se da un lato è luogo fondamentale della nostra ispirazione, dall’altro lato deve essere interpretato con le categorie del nostro presente? Non è forse la nostalgia di un passato mai esistito? Una modernità ripiegata e richiusa su se stessa?
Non parlo nemmeno delle ricerche proposte da alcuni artisti di arte contemporanea, come Luigi Ontani o Vanessa Beecroft che si cimentano su soggetti di matrice cristiana con risultati tuttavia incerti, più da immagini pubblicitarie, lasciandoci scettici e perplessi...
Non voglio neppure soffermarmi su tanti esempi di “arte sacra” che ritroviamo nelle varie chiese o nelle varie mostre, dai toni amatoriali e dilettanteschi. Che tipo di spiritualità comunicano? Quale fede veicolano? Consideriamo, per esempio, alcune mostre realizzate alcuni anni fa nella Chiesa degli artisti a Roma, presso la Basilica di Santa Maria in Montesanto, o ancora presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli. Difficilmente si comprendono i criteri di selezione degli artisti. Le immagini proposte appaiono stereotipate e anonime, legate a un vacuo e sterile pietismo religioso.
Il limite di molta arte cosiddetta sacra consiste, purtroppo, nella ripresa tanto semplificata e superficiale, quanto artificiosamente naive, della grande tradizione figurativa, come veicolo di messaggi spirituali. Questa “arte” appare caratterizzata da un’ingenuità ricercata, costruita, da un falso desiderio di verità che nasconde un vuoto, un’assenza di contenuti. Si tratta di un’arte impacciata, che sembra invitare ad allontanarci dai problemi reali del tempo presente, presentandoci una fragile, quanto semplificata realtà di cartapesta. Immagini vuote, caratterizzate da un freddo estetismo e da un insignificante formalismo teologico. In questo senso, la maggior parte delle mostre di arte sacra suscitano imbarazzo e interrogazione.

A livello ecclesiale, ci si preoccupa giustamente di comunicare un messaggio di fede, dimenticando tuttavia che non si può semplicemente aggiornare un’iconografia, senza comprendere le modalità con le quali avviene la comunicazione. Il modo con cui si comunica entra, infatti, a fare parte del messaggio che si intende veicolare. Occorre parlare con il linguaggio di oggi, con le modalità espressive del nostro tempo, per comprendere come il vangelo può ispirare e rinnovare dall’interno il significato dell’immagine. Riproporre i temi della tradizione cristiana con un semplice aggiornamento “linguistico”, come accade la maggior parte delle volte, significa fondamentalmente avere sfiducia nella capacità del vangelo di trasformare e di rinnovare dall’interno le culture e di poterle fecondare. Non si tratta semplicemente di ri-aggiornare un repertorio ormai stanco ed esangue ma di ripensare a come comunicare con gli uomini e con le donne di oggi.

I tentativi di riprendere il dialogo con la grande arte del passato appaiono significativi anche se non numerosi. Una riflessione sul rapporto arte e liturgia è stato portato avanti dalla comunità di Bose, in Piemonte, lo scorso giugno, sul tema: “Liturgia e arte. La sfida della contemporaneità.” Di fatto, è emerso una riflessione sul modo con il quale consideriamo l’arte “sacra”: che differenza c’è tra un intervento che può collocarsi in un museo o in una mostra temporanea e un’opera da situarsi all’interno di uno spazio liturgico? Quali caratteristiche dovrebbe avere un’opera in uno spazio ecclesiale, destinato a una comunità celebrante?
Di fatto, quando si prendono in esame opere di arte sacra contemporanea e le pensiamo in spazi liturgici, forti sono le tensioni che nascono tra i diversi interlocutori. Come considerare, per esempio, le interessanti riflessioni nel campo della video arte, come quelle di Bill Viola (The Greeting - 1995, The Crossing - 1996, Emergence - 2002, The Passions - 2005, …) o di Mark Wallinger (Threshold to the Kingdom - 2000). Ricordiamo il video di Bill Viola, Emergence, in cui, riprendendo un affresco di Masolino da Panicale, l’artista rappresenta, il momento in cui Cristo esce da un sepolcro colmo di acqua. Si tratta di un modello bizantino noto come Cristo Nymphos, “Sposo”. Il Cristo esce dalle acque della Pasqua per incontrare la Chiesa, sua sposa. Lo sposo è deposto, disteso a terra. Il suo corpo è affidato alla Chiesa, al popolo dei credenti. Come lo sposo e la sposa diventano una sola carne, dice il racconto di Genesi, così la Chiesa diventa “uno” con il corpo di Cristo. È l’incontro dello sposo e della sposa descritto nel Cantico dei Cantici.
Se il soggetto appare molto interessante nella sua ricerca teologica ed estetica, tuttavia, ci chiediamo che impatto potrebbe avere questo video all’interno di una chiesa, nel momento in cui siamo abituati per lo più a immagini devozionali e stereotipate. Ricordo, ad esempio, le polemiche suscitate dalle splendide vetrate di Gerard Richter nella cattedrale di Colonia e le dichiarazioni dell’arcivescovo Meisner, contrario all’intervento in quanto privo di una “riconoscibilità” cristiana. Non minori difficoltà sono ancora emerse per il rifacimento di una cappella laterale della cattedrale di Palma di Maiorca. E si potrebbe continuare…

Queste difficoltà lasciano affiorare un problema fondamentale: il rapporto tra committente, artista e comunità di fedeli. In che termini possiamo comprendere questa relazione? Qual è lo spazio di libertà dell’artista? Come questi può rispondere alle esigenze della committenza? Come interpretare le necessità di una comunità celebrante? Se da un lato il committente è invitato a comprendere le modalità di comunicazione della nostra società di oggi, superando i cliché dell’immagine pietistica e devozionale ancora ampiamente diffuse nelle nostre chiese, dall’altro lato l’artista deve entrare in una logica per la quale non si tratta solo di lasciare spazio alla sua soggettività ma di riuscire a rappresentare attraverso l’immagine un’esperienza rivolta a una comunità di fedeli chiamata a sua volta ad aprirsi a nuovi linguaggi, se non vuole restare chiusa in un isolamento sterile e vuoto.

Occorre una seria riflessione in questo campo. Lascia in ogni caso molto stupiti il fatto che se l’inserzione di opere d’arte contemporanea in spazi liturgici suscita tanto clamore, passano invece del tutto inosservati quegli interventi sciagurati di “amatori”, in grado di distruggere spazi bellissimi, carichi di storia. Inutile chiedersi in che modo si inseriscono nello spazio, se si impongono violentemente nelle architetture o se sono collocati di fronte a capolavori del passato, impedendone la visibilità, come sta accadendo in alcune delle più belle basiliche italiane. Inutile domandarsi che tipo di spiritualità veicolano, se sono più vicine a immagini idolatriche o se realmente sono in grado di trasmettere una riflessione sul senso del mistero di Dio. Troppo spesso ci si limita al fatto che… “funzionino”, o “piacciono”, senza domandarsi… perché, in che modo.
Un altro problema riguarda poi i criteri di selezione nei vari concorsi. Lascia interrogativi, per esempio, la scelta con la quale sono stati invitati gli artisti per la realizzazione del nuovo ambone di Firenze. Se alcuni di loro sono effettivamente protagonisti dell’arte e dell’architettura di oggi, altri paiono essere molto incerti per preparare un progetto così importante. Quali sono state le preoccupazioni nella scelta degli artisti? Il problema non consiste nell’inserzione del contemporaneo in spazi antichi – ogni epoca ha lasciato i propri segni, e in questo senso credo che ogni periodo storico possa intervenire – ma nella prudenza nell’affrontare determinate tematiche così delicate.

In questo dialogo tra arte e fede occorre cambiare modalità progettuali. Si tratta di favorire sperimentazioni, laboratori di studio che aprano a nuovi modi di affrontare i problemi. Occorre infatti creare valide équipe, il più possibilmente libere da interessi di carattere economico o politico o anche semplicemente “amicali”, costituite da specialisti, nella finalità di integrare i diversi aspetti storici, teologici, liturgici, artistici e architettonici, all’interno di un’unica e coerente visione. Bisogna operare scelte serie e coraggiose. Non si possono affrontare i diversi aspetti progettuali in maniera separata e disarticolata. È fondamentale un lavoro d’insieme, in cui il processo che accompagna le varie fasi progettuali unisca le più diverse competenze. Non solo. Occorre accompagnare gli artisti nel loro processo creativo, non certo per chiedere un cambiamento del modo con il quale si esprimono, quanto piuttosto per aiutarli a prendere coscienza che la loro opera non è destinata a un pubblico indifferenziato e privo di aspettative, ma a una comunità di fedeli, a una celebrazione liturgica, alla preghiera.

Con queste caratteristiche è stato portato avanti l’adeguamento liturgico della Cattedrale di Reggio Emilia, condotto da un team di esperti in storia dell’arte, in liturgia, in architettura, guidata da Mons. Tiziano Ghirelli, che ha coinvolto artisti come Hidetoshi Nagasawa, Sandro Parmiggiani, Ettore Spalletti e Jannis Kounellis. È un lavoro iniziato da ormai molti anni, alla cui base c’è stata un’attenta e profonda ricerca che ha tentato di prendere in esame tutti i diversi aspetti necessari per la realizzazione di un adeguamento liturgico a partire dal Concilio Vaticano II e dalle note pastorali della CEI del 1996.

La realizzazione dell’evangeliario della chiesa ambrosiana, coordinata da Don Umberto Bordoni sta vedendo la partecipazione di importanti artisti come Nicola de Maria, Domenico Paladino ed Ettore Spalletti e di alcuni giovani artisti come Nicola Samorì e Nicola Villa. La commissione dei lavori agli artisti è stata preceduta da un lungo lavoro di preparazione e di studio, nell’intento di affrontare seriamente tutti le diverse problematiche liturgiche e artistiche. Anche in questo caso si è creata un’équipe con esperti in liturgia, in arte contemporanea, in grafica.

Occorre seguire il lavoro degli artisti. Questo spirito di fraternità “artistica” anima le iniziative di Giuliano Zanchi, direttore del Museo diocesano di Bergamo. In un piccolo oratorio del Settecento, recentemente riaperto a Bergamo, San Lupo, Zanchi invita alcuni artisti a interpretare brani delle scritture o a riflettere su alcune domande di fondo nella relazione Dio/uomo.
Le stesse modalità di accompagnamento sono già da diverso tempo portate avanti nella realizzazione di alcune mostre di arte contemporanea, vedi per esempio quelle realizzate in questi ultimi anni dalla Galleria San Fedele di Milano, che sta cercando di realizzare un dialogo arte/fede a partire da un coinvolgimento preciso di attori dell’arte contemporanea, facendoli riflettere su alcuni temi fondamentali della spiritualità cristiana. Secondo questi intenti, si sta realizzando una grande esposizione sul tema della Croce, che si terrà presso la Raccolta Lercaro a Bologna dal mese di marzo. Questa mostra coinvolgerà autori di primo piano come Lawrence Carroll, Jannis Kounellis, Domenico Paladino, Ettore Spalletti, Marcello Mondazzi… Sono tentativi che continuano quella strada di accompagnamento degli artisti, auspicata ormai tanti anni fa dal p. domenicano Marie Alain Couturier.
Si tratta di pochi casi, ancora troppo isolati, ma che lasciano tuttavia sperare in un nuovo dialogo tra arte e chiesa.


Andrea Dall’Asta S.I.
Direttore Galleria San Fedele di Milano
 

 

 

 







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Paolo Scirpa. L'Artista calligrafo della luce elettrica.


05/11/2015
CARLO IACOMUCCI ALLA COLLETTIVA DI SANT’ORESTE CON L’OPERA “PAX E ARTE” di Tiberio Crivellaro


26/02/2015
Un segno di ecumenismo e di pace nel tabernacolo dello scultore Gabriele Di Maulo per la Chiesa “ SS. Pietro e Paolo” a Rovello Porro (Co)


10/12/2014
MOSTRA DI ARTISTI CONTEMPORANEI INSIEME PER IL FUNDRAISING 2014


04/11/2014
Marta Popescu Jianu - Pittrice di Icone


23/10/2014
Florine Offergelt - L'Arte di Florine


24/07/2014
Maria Bonaduce - Raccoglierò i frammenti sparsi dell'anima


17/04/2014
MAURO DE CARLI - OPERE GRAFICHE E PITTORICHE


28/02/2014
Spero... ergo sum! di Giuseppe Roda e Roberto Locatelli


29/01/2014
ALBERTO GIANFREDA - Scultura, Paesaggio, Architettura


14/12/2013
FLAVIO BARTOLOZZI - Un cammino artistico di Nonviolenza e Pace


06/12/2013
Strumenti e simboli dell'arte di Camilla Marinoni


21/11/2013
RINALDO INVERNIZZI - Paesaggi di Risurrezione


10/09/2013
NICOLA LIBERATORE il sacro, l’uomo, l’arte


05/09/2013
Ilaria Forlini. Ruggine: materia che genera se stessa.


23/08/2013
CARLO MARIA GIUDICI 1973 - 2013 Quarant'anni di vita artistica


12/08/2013
L'Arte Cristiana di GIOVANNI MORGESE


24/07/2013
I COLORI DEL SILENZIO - FILIPPO ROSSI


17/07/2013
TARSHITO, GUERRIERO D’AMORE


25/05/2013
CARLO IACOMUCCI - Interpretazioni chimeriche della realtà


30/04/2013
FEDERICO COZZUCOLI - LITURGIA DELLE OPERE


29/03/2013
BIOS VINCENT LA NUOVA DIMENSIONE DEL SURREALISMO


04/03/2013
Dona Gioca Colleziona Arte


16/02/2013
Enrico del Rosso Comunicazionismo


01/02/2013
LA VISIONE IRONICA DI VIERI PARENTI


18/01/2013
TEOLOGIA E POESIA VISIVA DI SILVIA VENUTI


03/01/2013
I RITRATTI SPIRITUALI DI CRISTINA OGNIBENE


05/12/2012
RENZO SCOPA. Nel segno del sacro. Fino al 6 gennaio in mostra ad Assisi


05/11/2012
Tibet. Tesori dal Tetto del Mondo


29/10/2012
Florens 2012 Biennale Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali


03/10/2012
Steve McCurry - Viaggio intorno all’Uomo


30/08/2012
L'UOMO, DA DIONISO A CRISTO


08/08/2012
DIVINA BELLEZZA


05/07/2012
Filippo Rossi pittore fiorentino


22/05/2012
IOTIAMO, Borgosesia fra arte e futuro


01/05/2012
La Toscana Contemporanea nel Segno della Pace. Le dodici Stazioni della Via Crucis nella Chiesa di San Paolo in Pistoia


02/04/2012
'Dio Padre, nostro contemporaneo'


27/03/2012
Pupazze di Bova. Manifestazione della tradizione culturale


24/02/2012
O si fa cultura o si muore!


02/02/2012
Natività ‘77 Per un nuovo impegno di Richard Mutt


17/12/2011
Le riflessioni... di Carlo Iacomucci


29/11/2011
Steve McCurry


04/11/2011
Lettera Aperta... di Tarshito


11/10/2011
Luce... di CLARA BRASCA


21/09/2011
IOTIAMO di Spanedda


06/08/2011
La bellezza è da salvare? Variazioni extra-canoniche su religione e arte


26/05/2011
IO TI AMO di Antonio Spanedda


05/05/2011
Il filosofo Salvatore Natoli presenta il Festival Biblico 2011


11/03/2011
Il corpo si fa assenza. Credo di un artista non-figurativo di Filippo Rossi


30/01/2011
Arte e Chiesa di Andrea Dall'Asta


17/12/2010
'Il gesto anti-gnostico' di Pierangelo Sequeri


02/12/2010
IL VALORE DELLA CULTURA


14/11/2010
L’arte sacra del nostro tempo - Giuseppe Betori


23/10/2010
PER UN MANIFESTO PROGRAMMATICO DELL’ARTE SACRA


24/08/2010
ASC Day 2010 a Rassa (VC) Valsesia


14/07/2010
ASC DAY 2010


16/06/2010
Incontro - dialogo con l’Artista Tarshito


14/06/2010
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI VILLA ADRIANA - LAZIO


07/06/2010
India. I volti del sacro


04/06/2010
Astratto in chiesa: ma chi lo capisce?


07/05/2010
Le Avanguardie dell'Arte Sacra


29/04/2010
LE AVANGUARDIE DELL'ARTE SACRA




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VideoTop Paolo Simonotti presenta IOTIAMO 2045 Capsula del tempo di Antonio Spanedda



Incontro con William Xerra Accademia di Brera 1a parte



Incontro con William Xerra Accademia di Brera 2a parte



Incontro con William Xerra Accademia di Brera 3a parte



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Presentazione mostra Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana



IOTIAMO Contemporary Art Project



ASSISI. JOVANOTTI CANTA “IL CANTICO DELLE CREATURE”



Revealing GOØD



NEOREALEASTER



Fe & Arte 2012 - Sequeri 1



Fe & Arte 2012 - Sequeri 2



Mostra di Artisti Contemporanei insieme per il Fund Raising 'Dona Gioca Colleziona Arte'



IOTIAMO. Una dichiarazione d'amore. Una mostra d'arte contemporanea



No Strangers



Mimmo Paladino, installazione in Piazza Santa Croce, Florens 2012



CONCEPTUAL ART 2012 - WELL DESERVING "Everyday"



Passio 2006-2010



Meet the Artist Jan 2012: Brandenburg Spring Choral Festival



Black Voices - Something Inside So Strong



Makoma - Moto Oyo



The Tree of Life Chapel - Braga, Portugal



Calligraphy : Julien Breton - Kaalam



The Art of Living Sri Sri Ravi Shankar



Terra Rut di Camilla Marinoni



Fuoco Mosè di Camilla Marinoni



Mina - Dalla Terra (Magnificat di Marco Frisina)



Ravi & Anoushka Shankar - Raga Anandi Kalyan



La Sapienza risplende. Madonne d'Abruzzo tra Medioevo e Rinascimento



ASC DAY 2010 Alta Valsesia VC Italia



ST STEPHEN,ST MARTIN-IN-THE FIELDS...



Mondo Vibrante



La DIVINA COMMEDIA



DALAI LAMA - I 18 PRINCIPI FONDAMENTALI - (The Dalai Lama's instruction on Life)



Intervista Don S. Barbaglia, A.B. Del Guercio



INNO AL BEATO GIOVANNI PAOLO II di mons. Marco Frisina



L'armonia della Vita di Terzani



IO TI AMO by Antonio Spanedda



Divine Comedy Divina commedia inferno 1° canto



Uomini di Dio di Xavier Beauvois



Affezione di Mons. Pierangelo Sequeri



Madre Teresa. Una bambina di nome Gonxhe



Eremo outing di Paola Lotti



O Tannenbaum (Oh, Christmas Tree) (Vince Guaraldi)



I am Jesus



Passione secondo Luca: ANTEPRIMA



The White Light Festival



ČIURLIONIS: Un viaggio esoterico 1875 – 1911



Waldemar Januszczak on Raphael



Homage to Muslim Art depicting Muhammad



Dentro l'Ultima Cena: Il tredicesimo testimone



Biennale delle chiese laiche 2010 Design



Vision by Margarethe von Trotta www.zeitgeistfilms.com



KEMO'-VAD, DANZARE NEL VENTO



Le reliquie del Buddha all'Accademia di Brera



Insieme a Don Tonino Bello...



Flare II - A Conversation with Antony Gormley



Jeremy Rifkin, 'La civiltà dell'empatia'



Sacred Music Colloquium (CMAA)



Da pellegrini sui Sacri Monti


Segnala i video da pubblicare a: asc@artesacracontemporanea.it




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Gabriele Mandel

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'Tarshito' Nicola Strippoli

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POLO DI RICERCA ARTE SACRA CONTEMPORANEA

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Ministero per i Beni e le Attività Culturali

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Udine città del Tiepolo

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LA PASSIONE DI SORDEVOLO

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Michelangelo Pistoletto

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