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ASC NEWS

12/07/2017
Paese Poesia luglio 2017 - Belvedere Ostrense

Il maestro Carlo Iacomucci, recentemente, ha partecipato, in qualità di ospite, alla decima edizione del premio di poesia dedicato a "Biagino Casci" a Belvedere Ostrense, per aver illustrato, con una sua opera, la copertina del librocatalogo dove sono riportate le poesie dei premiati, l'invito cartaceo e il manifesto.
Per l'occasione, l’artista ha donato due sue opere incise, che sono state consegnate, come premio, ai finalisti del concorso. In segno di riconoscenza, sono state dedicate all’'artista Iacomucci sei pagine all'interno del librocatalogo "PaesePoesia 2017", contestualmente ad un breve testo critico della dott.ssa Patrizia Minnozzi (laureata in giurisprudenza, vive a Macerata. Ama l'arte, la fotografia,e la tecnologia).

L'incisore Carlo Iacomucci nasce nel 1949 a Urbino, città in cui, con serietà e costanza, ha potuto avvicinarsi, per gradi e per avvio naturale, alla grande tradizione della scuola urbinate, che porta avanti da circa 40 anni. Nella sua città natale, riceve la prima formazione artistica presso l’Istituto Statale d’'Arte, meglio noto come Scuola del Libro. Tra il 1969 e il 1970 vive a Roma, dove frequenta stamperie d’arte, studi e ambienti artistici, maturando la passione per l’'incisione e, in modo particolare, per l’'acquaforte. Si iscrive quindi al Corso Internazionale della Tecnica dell’'Incisione Calcografica che si tiene sempre ad Urbino.
La necessità di approfondire, lo stimola poi a frequentare, per soli due anni, la sezione di pittura dell’'Accademia di Belle Arti della stessa città. Nel 1973 inizia la sua esperienza didattica, che prosegue fino al 2008: insegna Discipline Pittoriche all’'Accademia di Belle Arte di Lecce, poi al Liceo Artistico Statale di Varese ed infine all’'Istituto Statale d’'Arte di Macerata, dove vive ed opera. Dal 1972 ha partecipato a numerose collettive e personali sia in Italia che all'estero, realizzando anche edizioni d'arte con acqueforti. 

Immagine: Carlo iacomucci - Il giglio di San Giuseppe




22/12/2016
CIBO CARTE e ARTE - Mostra di Artisti Contemporanei dalla collezione di ASC Arte Sacra Contemporanea

Domenica 8 gennaio 2017
Ristorante Il Clandestino
Via Rosmini 5
Stresa VB - Italia

Nella splendida cornice del Verbano, presso il rinomato Ristorante di pesce “Il Clandestino” dello Chef Franco Marasco, avrà luogo l’evento “CIBO CARTE e ARTE” che comprende, una mostra di opere d’arte di Artisti Contemporanei Italiani ed Internazionali della Collezione ASC Arte Sacra Contemporanea, un pranzo esclusivo a base di pesce ed il Torneo di Burraco del Lago Maggiore. In mostra opere di giovani artisti e di artisti affermati: Ilaria Forlini, Nicola Liberatore, William Xerra, Antonio Spanedda, Gabriele Di Maulo, Nina Paley, Alberto Gianfreda, Giovanni Morgese, Silvia Venuti, Federico Cozzucoli, Stefano Pizzi, Bios Vincent, Vieri Parenti, Tarshito, Debora Fella, Florine Offergelt, Enrico Del Rosso e Mauro De Carli, oltre ad un’opera grafica di Picasso. A scopo divulgativo, è disponibile una brochure dell'evento contenente tutte le informazioni sulle opere e sugli artisti e che verrà distribuita al pubblico che interverrà all’evento, per far conoscere il mondo dell’arte contemporanea e tema sacro e non 
www.associazioneculturalecreati
va.
it/processed/20161212-124957-KTIGR-NAS.pdf. L’evento si aprirà con l’inaugurazione della Mostra d’Arte e la visita guidata alle opere in esposizione, a cui seguirà il pranzo, il torneo di Burraco del Lago Maggiore ad invito riservato ai soci di ACC e la premiazione finale. Tra le opere esposte 4 verranno selezionate e assegnate, durante la premiazione, ai vincitori del Torneo. Le opere resteranno in visione al pubblico fino a lunedì 16 gennaio 2017 con orario ore 10,00-12,00 presso il Ristorante Il Clandestino di Stresa. Partner dell’iniziativa: Dal Negro, Luigi Francoli Grappe, Torraccia Del Piantavigna, Bottega della Cornice, Il Clandestino Ristorante di pesce.

Per informazioni:
info@associazioneculturalecreativa.it




25/10/2016
Un'esposizione dei maestri e dei migliori allievi dell'Accademia di Brera all'University of Art and Design di Joshibi, Tokio

Tra il 3 e il 18 di novembre p.v. nell’ambito delle celebrazioni per il 150° Anniversario delle Relazioni tra il Giappone e l’Italia una delegazione dell’Accademia di Belle Arti di Brera composta dal Direttore prof. Franco Marrocco, dal Responsabile per le Relazioni Esterne prof. Stefano Pizzi e da due allievi della Scuola di Pittura, Francesca Vitali e Simone Parise, si recherà a Tokio presso l’University of Art and Design.

La missione, organizzata dai proff. Stefano Pizzi e Tetsuro Shimizu prevede i seguenti principali appuntamenti:

- L’inaugurazione dell’esposizione “Opere dei Maestri di Brera e dei loro migliori allievi”:
- Franco MARROCCO
- Italo BRESSAN – Barbara Canali
- Roberto CASIRAGHI – Flavia Albu
- Giorgio CATTANI – Maria Castagna
- Italo CHIODI – Alice Fiorelli
- Marco CINGOLANI – Pietro Andrico
- Angelo Antonio FALMI – Gabriele Quarta
- Ignazio GADALETA – Saeed Naderi
- Renato GALBUSERA – Francesca Vitali Boldini
- Omar GALLIANI – Carolina Corno
- Gaetano GRILLO – Wang Hao
- Giordano MONTORSI – Lara Ilaria Braconi
- Stefano PIZZI – Simone Parise
- Simona UBERTO – Erika Costa
- Dany VESCOVI – Letizia Prestipino

- La partecipazione ai work-shop di produzione tradizionale giapponese della carta e dei pigmenti.
- La tenuta di conferenze sull’Alta Formazione Artistica in Italia e a Brera a cura del Direttore prof. Marrocco e del prof. Pizzi.
- La tenuta di una conferenza sulla propria ricerca e di un workshop del prof. Pizzi, coadiuvato dagli allievi Parise e Vitali ed alcuni allievi di Pittura di Joshibi, nell’ambito del quale realizzerà un’opera che verrà donata alla quadreria dell’Università.
Nel mese di gennaio del 2017 una delegazione dell’University of Art and Design di Joshibi sarà ospite dell’Accademia di Brera con un analogo programma.
L’Accademia di Belle Arti di Brera e l’University of Art and Design di Joshibi hanno firmato nel corso del 2016 un accordo bilaterale che prevede, oltre agli scambi culturali, la possibilità per gli studenti di entrambi gli atenei di frequentare i corsi dell’istituzione partner.




13/09/2016
La chiesa di Santa Croce in Padova Presentazione della guida

Dopo alcuni anni dalla pubblicazione della guida del Torresino, esce il secondo numero della collana I luoghi dell'arte e della fede, dedicato alla chiesa di Santa Croce in Padova.

La chiesa di Santa Croce in Padova
a cura del Museo Diocesano di Padova
testi di Patrizia Dal Zotto

La guida sarà presentata al pubblico giovedì 15 settembre, ore 21.00, presso la Sala del Redentore in Corso Vittorio Emanuele II, 174, in occasione della Festa della Comunità della parrocchia di Santa Croce.

Interverranno
Andrea Nante
Carlo Cavalli
Patrizia Dal Zotto

L'ingresso è libero.

Il Museo è aperto con in seguenti orari:
da giovedì a sabato 15.00-18.00
domenica 10.30-13.00; 15.00-18.00

 




14/06/2016
IOTIAMO Capsula del Tempo di Antonio Spanedda

Il progetto artistico IOTIAMO dell'artista novarese Antonio Spanedda si arricchisce della CAPSULA DEL TEMPO concepita come un’opera d’arte per viaggiare nel futuro. In questa declinazione tecnologica e creativa del progetto d'arte contemporanea IOTIAMO i giovani sono inventori del proprio futuro, attori protagonisti, futuri spettatori e portatori di emozioni positive per cambiare il mondo.
E’ già stato provato che i viaggi nel futuro sono potenzialmente possibili. Le basi concettuali dei viaggi nel tempo affondano le proprie radici nella teoria, ben verificata, della Relatività Generale di Einstein, di cui a breve ricorre il centenario. Un filo conduttore che unisce lo studio di un possibile viaggio nel tempo nel macrocosmo e microcosmo sono proprio le CTC, ovvero quei percorsi temporali chiusi che connettono il passato e il futuro in modo circolare, consentendo una violazione della cronologia, ma pur preservando il principio di causalità. 
Per Spanedda IOTIAMO Capsula del Tempo è un esperimento artistico, e riguarda un tipo di viaggio nel tempo molto diverso da quello previsto dalla relatività generale e dalla meccanica quantistica. In questo progetto possono partecipare tutti coloro che desiderano viaggiare nel futuro attraverso un'opera d'arte, diventando attori protagonisti oltre che futuri spettatori. A differenza delle capsule del tempo che solitamente sono sotterrate, IOTIAMO 2045 Capsula del Tempo è un'opera visiva, da esporre nella scuola, in un'abitazione, in un museo.
Il primo "viaggio nel tempo" è stato fatto con i bambini della Scuola Primaria dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Novara il 20 novembre 2015. I bambini hanno partecipato con entusiasmo al primo Happening della Capsula del Tempo, ed hanno registrato i loro video messaggi per il futuro.
Grazie a questo progetto l'artista ha incontrato molti giovani ed ha scoperto che moltissimi di loro credono ancora nell’amore, nell’amore per la vita, per i genitori, per gli amici. Sono più attenti alle persone, alle diversità, all’ambiente ed essendo capaci di inventare nuovi linguaggi, sono molto creativi. 
Essi sono la prima generazione globale, con valori e modi di pensare convergenti, e per questo motivo hanno bisogno di un riconoscimento sociale.
"IOTIAMO 2045 Capsula del Tempo" con una cerimonia ufficiale il 21 maggio 2016 è stata consegnata all'Istituto Maria Ausiliatrice di Novara che avrà il compito di custodirla fino a quando verrà riaperta il 24 ottobre 2045.
La capsula è stata registrata al Collegio Oglethorpe The International Time Capsule Society ad Atlanta U.S.A. 

Al fine di raccogliere fondi per portare questo progetto ad altri bambini in altre scuole italiane è stato attivato un crowdfunding su www.eppela.com. Per ogni donazione sono previste delle ricompense.

Saper ascoltare e valorizzare il mondo giovanile è un dovere primario di tutta la società.




24/03/2016
L’arte del fare GIANNINO CASTIGLIONI Scultore

Giovedì 31 marzo alle ore 18 alla Biblioteca Ambrosiana (Piazza Pio XI, 2 Sala delle Accademie) verrà presentato il volume  L’arte del fare GIANNINO CASTIGLIONI Scultore (Skira editore). Il bellissimo libro è il risultato delle recenti ricerche rivolte alla rivalutazione dell’attività di Giannino Castiglioni (Milano 1884 – Lierna 1971), uno tra i più importanti pittori, incisori e scultori del Novecento italiano. L’opera, curata da Eugenio Guglielmi, attraverso testimonianze dirette e studi monografici di giovani e accreditati studiosi, nonché inediti materiali d’archivio, mette in evidenza la formazione dell’artista e il suo rapporto con l’ambiente milanese nel clima culturale a cavallo tra il tardo simbolismo ottocentesco e il nascente Liberty. Particolare attenzione viene data alla formazione di Castiglioni presso l’Accademia di Brera e alle opere che lo resero celebre, tra cui ricordiamo quelle presenti al Cimitero Monumentale, i Sacrari dedicati ai Caduti della Prima Guerra Mondiale e la Porta del Duomo di Milano. Un capitolo riguarda, infine, lo studio dei 350 gessi conservati presso il Comune di Lierna, dono degli eredi, nell’ottica della creazione di una Gipsoteca da inserire nei percorsi provinciali e regionali lombardi.

INGRESSO LIBERO 


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24/03/2016
PASQUA E PASQUETTA APERTI TUTTI I GRANDI MUSEI STATALI

In occasione delle prossime festività di Pasqua e del Lunedì dell’Angelo i musei, le aree archeologiche e i luoghi della cultura statali resteranno aperti. Domenica 27 e lunedì 28 marzo i grandi musei statali rimarranno aperti, rispettando il normale piano tariffario. Una apertura straordinaria in tutta Italia dagli Scavi di Pompei alla Pinacoteca Brera, dal Castello di Miramare di Trieste al Museo Nazionale Archeologico di Napoli, da Paestum agli Uffizi, dal Foro Romano e Palatino al Cenacolo Vinciano, dalla Reggia di Caserta al Colosseo, dalla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma ai Musei Reali di Torino, dal Museo d’Arte Orientale di Venezia a Castel Sant’Angelo, dal Museo Egizio al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

Per informazioni:
http://www.beniculturali.it/
mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti
/MibacUnif/
Comunicati/visualizza_
asset.html_1151786380.html

 




27/02/2016
La Misericordia Spettacolo teatrale di e con Lucilla Giagnoni

Lunedì 29 Febbraio 2016, h 21:00
Chiesa di San Graziano
Arona (NO), Italia

"Beati i Misericordiosi, perché riceveranno Misericordia"

A partire dalla Misericordia come virtù della reciprocità, l'interpretazione di Lucilla Gianoni ci guiderà in un percorso antropologico e spirituale: la beatitudine evangelica della Misericordia si erge a virtù morale e condivisa del vivere civile. La rappresentazione dell'incontro tra fede e dimensione civica nella vita di comunità prende forma sullo sfondo del Duomo e del Palazzo della Ragione, luogo d'intreccio tra l'autorità religiosa e il potere civile, per celebrare un valore condiviso, quello di Misericordia appunto, le cui radici affondano nella storia antica. A cura di: Vicariato dell’Aronese; Parrocchia di Arona; Associazione Partecipazione e Solidarietà.




25/02/2016
L’ENERGIA DEL FEMMINILE NEL BUDDHISMO TIBETANO

SABATO 5 MARZO 2016 - dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 16
CELSO - ISTITUTO DI STUDI ORIENTALI
Dipartimento Studi Asiatici
Archivio Arti Contemporanee
BSA Biblioteca di Studi Asiatici
Galleria Mazzini 7 – 16121 Genova - Italy

Il seminario "L'Energia del Femminile nel Buddhismo Tibetano" che si terrà sabato 5 marzo nelle fasce orarie 11-13 e 14-16, verterà sui temi Le forme del divino femminile, Le divinità ‘naturate di spazio’, Archetipo femminile e materno e Donne di illuminazione, e sarà a cura della Prof.ssa Carla Gianotti, tibetologa, docente di lingua e cultura tibetana, autrice di numerose pubblicazioni tra cui: "Donne di illuminazione: Dakini e demonesse”, Madri divine e maestre di Dharma" (Ubaldini),  “La vita di Milarepa” (UTET), prima versione italiana della vita di Milarepa condotta sull’originale tibetano,  “Il Grande Sigillo: la conoscenza originaria di Maha Mudra” (Mimesis), “Cenerentola nel paese delle nevi” (Utet). Il Seminario e' ad iscrizione.

Per informazioni:
tel [+39] 010586556
info@celso.org
www.celso.org




25/02/2016
Symbols

4 – 26 marzo 2016
Genova Palazzo Ducale - Fondazione per la cultura
Sala Dogana
Piazza Matteotti, 9
Genova, Italia

Inaugurazione venerdì 4 marzo, ore 18
Orario: mar-dom ore 15-20 Ingresso libero

16 incisori hanno riletto in chiave contemporanea i simboli dei monumenti funerari presenti in alcuni cimiteri monumentali europei e 10 tra musicisti e danzatori ne hanno tratto coreografie. Dopo le residenze d’artista di Avilés e di Dundee realizzate all’interno del progetto Symbols, una mostra evocativa nata dalle suggestioni dell’arte funeraria.

Per informazioni:
palazzoducale@palazzoducale.
genova.it
www.palazzoducale.genova.it



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17/04/2014
MAURO DE CARLI - OPERE GRAFICHE E PITTORICHE

La peculiarità della ricerca artistica di Mauro de Carli si è sempre incontrata/scontrata con il materiale visivo della storia dell'arte, dialogando con le sensibilità dei linguaggi dei grandi maestri.

Nella sua ultima mostra conclusasi a fine marzo di quest'anno presso la galleria Off Brera di Milano, l'opera "Le tre delizie", costituita da un’unica grande opera progettata in forma di trittico e realizzata nell'arco dell'ultimo anno, rimanda infatti al celebre trittico di Hieronymus Bosch conservato al Museo del Prado. A differenza del trittico del pittore fiammingo, l'opera contemporanea vive attraverso la forma di un largo schermo cinematografico caratterizzato dal prevalere della dimensione orizzontale e dall'assenza di verticalità; la struttura crea quindi una narrazione discontinua che attraversa ambienti privati e luoghi collettivi in cui gli episodi illustrati si sovrappongono e si moltiplicano ulteriormente arricchiti da forti cariche simboliche. La visione d'insieme risulta volutamente difficoltosa poiché l'esasperato sviluppo orizzontale dell'opera fa si che l'osservatore si confronti di volta in volta sui singoli dettagli mettendo a dura prova la capacità di "visione d'insieme". “Le tre delizie" narra ed indaga il mondo contemporaneo lasciando trasparire una visione grottesca delle attuali condizioni sociali, ma anche un'analisi netta nei confronti dell'uomo di oggi smarrito dalla perdita della propria storia e dall'assenza di senso.

Dell’ammonimento della pittura
di Andrea B. del Guercio
Mauro de Carli ha posto al centro delle proprieintenzioni espressive per la redazione di unimpegnativo sviluppo creativo proiettato oltre i cinque metri di superficie pittorica, l’opera a sua volta di maggior peso estetico-culturale di un Maestro dell’arte antica; questo atto segnala quanto la cultura artistica contemporanea sia in grado di lavorare all’interno di se stessa, del proprio patrimonio estetico e culturale ed in dialogo serrato con la persistente mancata soluzione di aree tematico-esperienziali rappresentative del singolo e della società umana. Il riferimento dichiarato nei confronti del ‘manifesto’ estetico-morale di Hieronymus Bosch deve essere acquisito su più e diversi piani per coinvolgere con valore ampio le relazioni propositive della cultura artistica nell’ambito della riflessione civile; è bene tornare a segnalare e a confermare che la complessità simbolica e i valori indicati e suggeriti, la ricchezza esasperatadei dati di contributo, la mappatura di più sistemi di relazione teologica, presenti nel polittico oggi conservato al Prado, emblema estremo di una materia presente in diversa misura e soluzioni nella storia dell’arte tra Medioevo e Rinascimento, si pone, con i suoi strumenti linguistici, di fronte alla lettura al pari di un trattato politico. All’interno del concetto di bellezza, verificato proprio di fronte alle tavole di Hieronymus Bosch, lo dobbiamo includere infatti tra il dato dell’esperienza intellettuale, ilvalore della dichiarazione propositiva, l’analisi e la riflessione tematica, e la contaminazione tra le problematiche. Sulla base di questo rapporto corretto di confronto allargato, gli autori dell’arte hanno operato con soluzioni propositive specifiche al pari dei diversi sistemi linguistici nelle diverse stagioni storiche; non sfugge nella stagione moderna e contemporanea l’attenzione al patrimonio iconografico, così osservato, condotto da autori diversi: all’interno dei processi che pongono, Picasso di fronte alla ‘Crocefissione’ di Grunewald e Bacon di fronte a ‘Papa Innocenzo X’ di Velazquez, si colloca il lavoro e l’opera di de Carli.
I dati dell’estensione dimensionale e dello sviluppo spaziale, rispetto alle dimensioni dell’originale, che pure appaiono i primi dati della contemporaneità, pongono in parallelola condizione di spiazzamento atemporale tra la cultura del ciclo narrativo ad affresco e la dimensione performativa del cinema, dove in entrambi la fruizione-percezione è obbligata ad una interazione esperienziale fisico-concettuale; un processo linguistico partecipato è significativamente come è riconoscibile nel primo riquadro delle “Storie di San Silvestro” di Maso di Banco in Santa Croce a Firenze. Appare evidente, sulla base strumentale anche di quest’ultimo riferimento storico, l’orientamento di de Carli per un’orizzontalità rinascimentale rispetto alla verticalità gotica ed a soluzioni rotatorie presenti nell’originale; l’assenza di verticalità, rafforzata e sostenuta attraverso l’insistita prospettiva della pavimentazione a scacchi, promuove un processo narrativo partecipatoin forma diretta, diremmo in relazione e contaminazione; un procedere ‘teatrale’ scandito tra ambienti privati e luoghi collettivi, attori e forme simboliche, suggestioni iconografiche e dilatazioni atmosferiche. Dal dettaglio dell’anatomia umana, insistito a favore del valore comunitario, condotto da Bosch attraverso la gradazione luminosa dei bianchi, de Carli estrapola dall’originale, all’interno delle relazioni tra il disegno (l’analisi) e la pittura (l’esperienza), ed esaspera l’intensità di una policromia scandita dai verdi, a cui aggiunge i rossi, conferma le aperture di luce e le severità notturne.
“Le tre delizie” di Mauro de Carli, memore delle sue origini e degli obbiettivi morali perseguiti, seguono lo sviluppo narrativo attento al persistere della condizione di smarrimento della società umana, per promuovere la riappropriazione dei valori della storia e la ricerca dello stato di contemporaneità.


Nella mostra personale "Die groβe Gesundheit" che si è tenuta ad Erice, a pochi chilometri da Trapani l'estate scorsa, il piccolo borgo ha offrerto la cornice perfetta per immergersi nell’introspezione e nel misticismo che il lavoro di Mauro De Carlo riesce a creare. La mostra era composta da tre sezioni; la prima ha offerto un immediato sguardo sui lavori di De Carli e ha proposto la presentazione di una cartella di stampe in digital fine art, intitolata “Re-build Anatomy” realizzata nel 2012. Inconfondibile è apparsa l’esperta mano dell’incisore che indaga il reale, che decostruisce costruttivamente l’animo umano per creare una visione più conscia e profonda dell’Essere.
La seconda sezione ha presentato opere inedite, appositamente realizzate per questa mostra; sono gli ultimi lavori di De Carli, imperdibili in quanto offrono la sintesi perfetta della ricerca dell’artista fino a quel momento: hanno colpito immediatamente la potenza dei colori, abilmente stesi sulla tela; toni cangianti e ipnotici, che rimandano ad altre dimensioni e nuovi spazi. Colpisce il tratto secco e pungente delle forme, ma è il linguaggio simbolico che domina la superficie, tratto imprescindibile e caratterizzante dell’autore, a rivelare la sostanza più profonda delle tele. Proprio in questo linguaggio si corre l’imprevedibile rischio di perdersi e, a questo punto, si svela tutta l’ironia, la sferzante critica e l’essenza del primordiale insita nell’arte di De Carli. L’ultima sezione ha aperto un altro interessante sguardo sull’indagine artistica dell’autore; si è trattato di un’anteprima, la cartella numero 0 di incisioni in puntasecca, acquatinta e linoleum, con testi scelti dall'opera poetica di Andrea Zanzotto. Questa cartella, intitolata “Inferno Paradiso e poi di Nuovo” segue il canovaccio della discesa all'Inferno e della Resurrezione, tema compiutamente espresso da Dante Alighieri nella "Divina Commedia".


A proposito della mostra "Die groβe Gesundheit" che si è tenuta a Milano c/o Cenacolo di Bagutta, il curatore Emanuele Beluffi scrive:

DELLO SPIRITO. POESIA VISUALE DI MAURO DE CARLI SOTTRATTA ALL'INDICE DELLA SANTA INQUISIZIONE.
Questo non è un testo critico. Basta gettare un colpo d'occhio preliminare sull'intera produzione di Mauro de Carli per consentire al pensiero di fluire nei meandri dell'autoreferenzialità - René Magritte, Ceci n'est pas une pipe - e dar forma e sostanza a quella che è a tutti gli effetti una dichiarazione programmatica. L'opera di Mauro de Carli è infatti troppo irregolare per essere categorizzata nello schematismo della ragion critica. Che in questa circostanza indossa le vesti della critica d'arte. Perché il sommo (?) filosofo di Königsberg, Immanuel Kant, chiamò il suo magnum opus Critica della ragion pura? Ma perché la suddetta critica era sia esterna che interna: non era solo un'analisi sulla ragione, ma era anche la ragione che, analizzando se stessa, puntellava i limiti di ciò che poteva esser conosciuto di là dall'universo di ciò che poteva invece soltanto esser pensato: Dio, l'anima, il mondo. Ecco, con de Carli la critica d'arte dovrebbe comportarsi allo stesso modo della ragione kantiana: soppesare se stessa. Anzi di più: accomiatarsi da se stessa. Perché un approccio metateorico alla produzione artistica di Mauro de Carli sarebbe solo vaniloquio, flatus vocis: parole, parole, parole, come diceva Mina. Questo è un testo in assoluta libertà perché risponde al carattere intrinsecamente rivoluzionario dell'opera carliana. Ecco qui, l'artista è ancora tra i vivi e noi abbiamo già inventato l'aggettivazione sostantivata che si usa di solito per i sommi - la produzione picassiana, byroniana, leopardiana, scespiriana, kantiana e così ad libitum.

Conobbi il succitato artista anni fa in occasione di una mostra collettiva a Milano, dove era stato presentato anche un suo lavoro. Mi fu indicato da un suo ex collega d'Accademia, il quale me l'introdusse così, con quel timbro nella voce che solo gl'individui dalla scorza dura sanno adottare: «questo è un disegnatore che spacca». In effetti fra le opere in mostra c'era un disegno, il disegno di Mauro de Carli. Raffigurava un soggetto antropomorfico il cui sguardo proveniva da nessun luogo e da nessun tempo; l'anatomia era espressa con segno nervoso e scabro e primitivo e infantile, umana e non umana, collocata in una messinscena, la dislocazione degli elementi della quale faceva pensare a un paesaggio mentale attraversato dalla sindrome di Tourette, mentre tutt'intorno vibrava una serie di enunciazioni verbali, autonome, fisse e sussistenti, frammenti di un universo di discorso familiare ma al contempo slegato da qualsivoglia contesto dotato di senso e codificato linguisticamente come un idioletto. Un grammelot, il grammelot di Mauro de Carli. E chi è questo folle?

Ho parlato di “primitivismo”, o meglio, ho descritto l'opera definendola “primitiva”. Questa è infatti la cifra che investe di sé complessivamente il lavoro di De Carli, nelle occasioni in cui esso si declina nelle carte come nelle tele. Il pensiero corre a Jean Dubuffet ma anche al pittore Consalvi che mangiava i gatti nel film L'uccello dalle piume di cristallo (siamo in tema: l'assassinio avvenne in una galleria d'arte e la vicenda ruotava tutt'intorno a un quadro naïf). Naturalmente un parallelismo tra l'opera di Mauro de Carli e quella di Dubuffet non sta né in cielo né in terra e infatti siamo ben lungi dal farlo: le recondite armonie col referente illustre passano non attraverso il segno e la cifra stilistica, bensì per il retroterra concettuale che dà l'impronta di sé a entrambe le produzioni artistiche, intrinsecamente diverse l'una dall'altra ma accomunate dal medesimo grado zero di elaborazione colta. Niente tecnicismi, solo la parola ai folli: è la profonda affabilità di un linguaggio artistico assai vicino alla replica isomorfica del codice espressivo dell'infante. Com'erano profondi i Greci nella loro superficialità!, chiosava Nietzsche nella Gaia scienza.

Piuttosto per reminiscenza sono le carte, soprattutto le carte, ad accompagnarsi a un illustre precedente nella storia dell'arte visuale: il segno incisivo, primitivo e infantile, scabro nella dislocazione di elementi che tuttavia alla fine risultano giustapposti nella loro apparente caoticità e il ricorso alle sentenze epigrammatiche che sulla superficie disegnata informano di sé l'alfabeto carliano si coordinano per vie traverse, le vie della reminiscenza appunto, alla cifra stilistica del grande Basquiat. La collocazione culturale è naturalmente diversa (gli anni Ottanta di New York, il denaro e gli investimenti in arte, l'East Village e Madonna e Annina Nosei e Bruno Bishofberger e Andy Warhol e Keith Haring e Elio Fiorucci, un'epoca unica e irripetibile e altra rispetto all'Italietta de noartri), ma una certa familiarità unisce i due codici linguistici: gli “scarabocchi”, la trascuratezza della superficie, la scabrosità del segno, le sentenze e annotazioni verbali giustapposte agli elementi figurali e financo quell'essenza rocknrolla che impronta di sé i graffi retinici sulle superfici sgarrupate di tela, legno, carta.

Certo nella produzione di Mauro de Carli la spiritualità emerge prepotentemente, di contro al qui-e-ora dell'insigne predecessore, ma chi l'ha detto che lo spirito non debba essere materia, nella fattispecie bella materia colorata? La trama segnica e pittorica assume nella creazione di De Carli le fattezze del valore simbolico: la figurazione è deframmentata in un universo proteiforme e magmatico di interpretazioni del testo pittorico, che sopravviene sulla figura come un grammelot pensoso e meditativo costituito di simboli che circonfondono l'immagine, vagolano intorno ad essa e vi si con/fondono, ne preservano la chiarezza e al contempo caricano di mistero la semantica della composizione complessiva, ottenendo come risultato una comunicazione a-logica composta di un linguaggio visuale enigmatico e inespugnabile.

L'opera di De Carli adotta dunque un duplice codice linguistico: iconografico e verbale. E l'affabilità della parola visuale rappresenta l'ultima germinazione del segno - pittorico, disegnato -, chiave di volta della figurazione espressa con anatomie ora modulari ora sconnesse, secondo una diade armonico/disarmonico coordinata con l'idioletto carliano che a volte parla al contrario perchè speculare al linguaggio simbolico dell'inconscio. Non v'è alcuna immagine cresciuta nell'etere del cervello in attesa d'esser trasposta su carta o tela, ma un flusso - stream of consciousness, James Joyce docet - in cui l'immagine stessa si edifica da sé, perimetrando lo spazio pittorico come il campo visuale della pittura egizia. Simbolico e reale coesistono nell'organizzazione della superficie tracciando una sorta di mappa mentale: è il meccanismo del pensiero e dello spirito, espresso secondo la privacy epistemica di Mauro de Carli creatore di un'impresa artistica che parla non della sur-realtà, bensì della sovra-realtà dell'apparato psichico universale, fatta di processi spirituali di cui il soggetto pensante è il soggetto inconsapevole. Se avesse illustrato il libro De l'Esprit del philosophe dell'Illuminismo francese Claude Adrien Helvétius, pubblicato a Parigi nel 1758 e subito bruciato sulla pubblica piazza come libro proibito dal clero e dal potentato politico, ebbene anche il Nostro sarebbe stato messo all'Indice dalla Santa Inquisizione. Troppo eretico. Troppo esoterico. Troppo rivoluzionario. Troppo matto.
 

BIOGRAFIA:
Mauro de Carli R. (Sesto S. Giovanni 1980) vive e lavora a Milano.  Proveniente dal corso sperimentale di Arte Sacra Contemporanea a Brera, ha potuto assimilare diversi linguaggi delle arti visive, fornendosi di una molteplicità di soluzioni espressive che trovano infine la loro sintesi nella dimensione del quadro, della pittura e dell’incisione. 

La sua ricerca si basa sul tentativo di rielaborare contenuti atemporali di carattere antropologico, cercando il difficile equilibrio tra ricerca in regress delle radici e sperimentazione in progress dei linguaggi contemporanei.  Un impegno particolare è dedicato alla grafica, ricerca del disegno come scrittura binaria, equilibrio tra convenzione retinica e astrazione del segno.  Ha realizzato diversi libri d’artista con le tecniche grafiche. Le sue opere grafiche e pittoriche sono presenti in diverse collezioni, private e non, in Italia, Germania, Svizzera, Francia, Cina,Brasile.

Contatti: 
www.maurodecarli.it
m.decarli80@libero.it

Studio
Via Vincenzo Monti 28,
MM1-MM2 Cadorna F.S., Milano

Personali
2014 - Le tre delizie, a cura di A.B.Del Guercio, Galleria OffBrera, Milano
2013 - Die große Gesundheit, a cura di E.Beluffi, Cenacolo di Bagutta, Milano
2013 - Die große Gesundheit, a cura di A.B.Del Guercio, Galleria OffBrera, Milano
2013 - Die große Gesundheit, a cura di L.Angelone, Galleria Art for Interior, Milano
2013 - Die große Gesundheit, a cura di J.P. Civiletti, Quartiere Spagnolo, Erice
2011 - How to desire the paradise, a cura di D. Perez, Underground Rèvel Gallery, Milano
2010 - Sapiens2 010, a cura di I.Terracciano e A.B.Del Guercio, Galleria AccademiaContemporanea, Milano.
2008 - Grafica Contemporanea, con C.Schettino a cura di C.Carolei e M.Mander, Villa Panizza, Verbania.
2007 - Iox2, con M.Carli, a cura di C.Carolei, SpazioTemporaneoQuadrifoglio, Bussero, Milano.
2006 - La fine della storia, a cura di M.Mander, Galleria LDA, Piacenza.
2005 - L'opera è ancora da farsi, a cura di C.Carolei, Tufanostudio25, Milano.
2005 - Graveure, a cura di R.Lucarelli, Museo Civico di SaintAgnèse, Menton, Francia.
2004 - Svargakàma, a cura di M.Mander, Galleria Marca d'Acqua, Milano.
2003 - Tre soluzioni per l'amore divino, a cura di M.Mander, Galleria San Fedele, Milano.

Collettive
2013
- Memoria, a cura ass. ANSIA, Castello Visconteo di Trezzo, D’Adda (MI)

2012
- The others art fair, antiche carceri di Torino
- Il tempo della crisi, progetto dell’ass. LIDEA, testo critico R.Farinotti, Spazio Bagutta, Milano
- Scusate il disturbo, asta di beneficenza a cura di R.Farinotti, Palazzo Isimbardi, Milano
- A.N.S.I.A, prog.del gruppo artistico, Castello Visconteo di Trezzo d’Adda, (MI)
- Infrachiostri,prog. ass.LIDEA, evento Interni salone del mobile, Università Statale di Milano
- Voli radenti, a cura di P.De Riva e C.Polvara, Art for Interior Gallery, Milano
- Attraversarte, a cura di P.De Riva e C.Polvara, Art for Interior Gallery, Milan

2011
-Unidee 2011, progetto di A.Acciarino, Fondazione Pistoletto, Biella
-Multipli-action, prog. di M.Rizzato con il Bisonte di Firenze, Candid Art Gallery, Londra
-Art Fair, con stamperia Il Foglio, Superstudiopiù, Milano
-20x20, a cura di R.Sironi, galleria LDA, Piacenza
-Dell’arte sacra e dell’esperienza spirituale, a cura di A.B.Del Guercio, Accademia Contemporanea

2010
- Vincitore premio Cristo Oggi, Palazzo de Cuppis, Fano.
- Premio Barlettani New Generation, a cura di I.Quaroni e R.Milani, Galleria San Lorenzo, Milano.
- Etno Antropologia dell’arte, a cura di A.B Del Guercio, Galleria AccademiaContemporanea, Milano.
- Premio Bice Bugatti Segantini, selezionato, Sala Gioia, Nova Milanese, Milano.
- L’esteriorità di Dio, parallela al convegno Nazionale, Facoltà teologica di Milano e di Venezia.
- Tanexpo, fiera d’arte, a cura di A.B.Del Guercio, BolognaFiere.
- Premio Volturno Morani, Trasfigurazione, a cura di G.Cordoni, Mirandola, Modena.
- The Great Book of the grapich art, selezione internazionale di artisti, itinerante, Italia, Polonia, Bruxelles.
- Disegno Italiano, a cura di A.Del Guercio, Galleria AccademiaContemporanea, Milano.

2009
- Fermenti naturali, a cura di L.Parmesani, Torre Fornello, Piacenza.
- Fiera ArteForte, AccademiaContemporanea, Forte dei Marmi, Firenze.
- Immagina Immagini, a cura di A.del Guercio, Galleria AccademiaContemporanea, Milano.
- Opere Nuove, a cura di A.del Guercio, Galleria AccademiaContemporanea, Milano.
- AM+RE, a cura di C.Carolei, Fabbrica del Vapore, Milano.

2008
- Dindondarte, a cura di M.Galbiati, Villa Bertarelli, Galbiate .
- Cavalli in piazza, a cura di R.Borghi, Galleria LDA, Piacenza.
- Accumulo, a cura di A.B.del Guercio, AccademiaContemporanea,Milano.

2007
-Nemici Italiani, Galerie Treibhaus, Dresda.
-Primordia, a cura di B.Romanò, Verbania e Kluze, Slovenia.
-Disseminazione, a cura di A.B.Del Guercio; Mausoleo di Bobbio, Piacenza.
- Domestica, evento Interni, Salone del Mobile, atelier Gluck, Milano.

2006
- Il viaggio, a cura di M.Galbiati e C.Gatti , Galleria Sanfedele, Milano
- Sacro Contemporaneo, a cura di A.B.Del Guercio, Castello Visconteo Pavia

2005
- Maestros y Discipulos, a cura di A.Occhipinti, Ambasciata italiana, Buenos Aires, Argentina
- Salon I, presentato da M.Benedetti, Museo della Permanente, Milano.

2004
- Vincitore secondo premio Premio ArtiVisive SanFedele, Ritorno ad Itaca, a cura di
M.Mander e A.Dell’Asta, Galleria San Fedele, Milano
- Vincitore premio Salon I, presentato da A.Occhipinti, Museo della permanente, Milano.

2003
- Menotrenta, spazio Hajeck, Milano
- Sacro, a cura di M.Mander e A.Dell'asta, galleria SanFedele, Mi
- Autoritratti, a cura di M.Mander e A.Dell'Asta, galleria SanFedele, MI


Opere pubbliche
2010
- Quadro Voto a Giovanni da Milano, Museo Civico di Fano

2007
- Pala d’altare Il tramonto, commissionato da don Maurizio Tocco, chiesa di Lugnacco (Ivrea).

2004
- Acquisizione da parte dell’Accademia di Luxun (Cina) di una incisione a puntasecca, L’Eroe, per esporla nella pinacoteca dell’Accademia, esempio di grafica occidentale contemporanea.
 
Immagine: Mauro De Carli, Odissea - La ricerca del Padre 2004, incisione Linoleum, prova d'artista firmata, cm 100x70. L'opera è stata gentilmente donata dall'artista ad ACC Associazione Culturale Creativa per la raccolta fondi promossa in favore e a sostegno delle attività di ASC Arte Sacra Contemporanea mediante la lotteria a premi "Dona, Gioca, Colleziona Arte" che si è tenuta nella primavera 2013.







ARCHIVIO > APPROFONDIMENTI

10/10/2017
Filippo Rossi alla rassegna d'arte contemporanea Arte, Civiltà e Sacro per abitare la Terra


25/09/2017
Giovanni Morgese alla rassegna d'arte contemporanea Arte, Civiltà e Sacro per abitare la Terra


08/09/2017
Gabriele Di Maulo alla rassegna d'arte contemporanea Arte, Civiltà e Sacro per abitare la Terra


16/06/2016
DIALOGO NELLA COMUNITA un rinnovo della Modernità di Oscar Mauri


16/02/2016
WILLIAM XERRA - IO MENTO


22/01/2016
Paolo Scirpa. L'Artista calligrafo della luce elettrica.


05/11/2015
CARLO IACOMUCCI ALLA COLLETTIVA DI SANT’ORESTE CON L’OPERA “PAX E ARTE” di Tiberio Crivellaro


26/02/2015
Un segno di ecumenismo e di pace nel tabernacolo dello scultore Gabriele Di Maulo per la Chiesa “ SS. Pietro e Paolo” a Rovello Porro (Co)


10/12/2014
MOSTRA DI ARTISTI CONTEMPORANEI INSIEME PER IL FUNDRAISING 2014


04/11/2014
Marta Popescu Jianu - Pittrice di Icone


23/10/2014
Florine Offergelt - L'Arte di Florine


24/07/2014
Maria Bonaduce - Raccoglierò i frammenti sparsi dell'anima


17/04/2014
MAURO DE CARLI - OPERE GRAFICHE E PITTORICHE


28/02/2014
Spero... ergo sum! di Giuseppe Roda e Roberto Locatelli


29/01/2014
ALBERTO GIANFREDA - Scultura, Paesaggio, Architettura


14/12/2013
FLAVIO BARTOLOZZI - Un cammino artistico di Nonviolenza e Pace


06/12/2013
Strumenti e simboli dell'arte di Camilla Marinoni


21/11/2013
RINALDO INVERNIZZI - Paesaggi di Risurrezione


10/09/2013
NICOLA LIBERATORE il sacro, l’uomo, l’arte


05/09/2013
Ilaria Forlini. Ruggine: materia che genera se stessa.


23/08/2013
CARLO MARIA GIUDICI 1973 - 2013 Quarant'anni di vita artistica


12/08/2013
L'Arte Cristiana di GIOVANNI MORGESE


24/07/2013
I COLORI DEL SILENZIO - FILIPPO ROSSI


17/07/2013
TARSHITO, GUERRIERO D’AMORE


25/05/2013
CARLO IACOMUCCI - Interpretazioni chimeriche della realtà


30/04/2013
FEDERICO COZZUCOLI - LITURGIA DELLE OPERE


29/03/2013
BIOS VINCENT LA NUOVA DIMENSIONE DEL SURREALISMO


04/03/2013
Dona Gioca Colleziona Arte


16/02/2013
Enrico del Rosso Comunicazionismo


01/02/2013
LA VISIONE IRONICA DI VIERI PARENTI


18/01/2013
TEOLOGIA E POESIA VISIVA DI SILVIA VENUTI


03/01/2013
I RITRATTI SPIRITUALI DI CRISTINA OGNIBENE


05/12/2012
RENZO SCOPA. Nel segno del sacro. Fino al 6 gennaio in mostra ad Assisi


05/11/2012
Tibet. Tesori dal Tetto del Mondo


29/10/2012
Florens 2012 Biennale Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali


03/10/2012
Steve McCurry - Viaggio intorno all’Uomo


30/08/2012
L'UOMO, DA DIONISO A CRISTO


08/08/2012
DIVINA BELLEZZA


05/07/2012
Filippo Rossi pittore fiorentino


22/05/2012
IOTIAMO, Borgosesia fra arte e futuro


01/05/2012
La Toscana Contemporanea nel Segno della Pace. Le dodici Stazioni della Via Crucis nella Chiesa di San Paolo in Pistoia


02/04/2012
'Dio Padre, nostro contemporaneo'


27/03/2012
Pupazze di Bova. Manifestazione della tradizione culturale


24/02/2012
O si fa cultura o si muore!


02/02/2012
Natività ‘77 Per un nuovo impegno di Richard Mutt


17/12/2011
Le riflessioni... di Carlo Iacomucci


29/11/2011
Steve McCurry


04/11/2011
Lettera Aperta... di Tarshito


11/10/2011
Luce... di CLARA BRASCA


21/09/2011
IOTIAMO di Spanedda


06/08/2011
La bellezza è da salvare? Variazioni extra-canoniche su religione e arte


26/05/2011
IO TI AMO di Antonio Spanedda


05/05/2011
Il filosofo Salvatore Natoli presenta il Festival Biblico 2011


11/03/2011
Il corpo si fa assenza. Credo di un artista non-figurativo di Filippo Rossi


30/01/2011
Arte e Chiesa di Andrea Dall'Asta


17/12/2010
'Il gesto anti-gnostico' di Pierangelo Sequeri


02/12/2010
IL VALORE DELLA CULTURA


14/11/2010
L’arte sacra del nostro tempo - Giuseppe Betori


23/10/2010
PER UN MANIFESTO PROGRAMMATICO DELL’ARTE SACRA


24/08/2010
ASC Day 2010 a Rassa (VC) Valsesia


14/07/2010
ASC DAY 2010


16/06/2010
Incontro - dialogo con l’Artista Tarshito


14/06/2010
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI VILLA ADRIANA - LAZIO


07/06/2010
India. I volti del sacro


04/06/2010
Astratto in chiesa: ma chi lo capisce?


07/05/2010
Le Avanguardie dell'Arte Sacra


29/04/2010
LE AVANGUARDIE DELL'ARTE SACRA




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VideoTop Paolo Simonotti presenta IOTIAMO 2045 Capsula del tempo di Antonio Spanedda



Incontro con William Xerra Accademia di Brera 1a parte



Incontro con William Xerra Accademia di Brera 2a parte



Incontro con William Xerra Accademia di Brera 3a parte



Incontro con William Xerra Accademia di Brera 4a parte



Presentazione mostra Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana



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ASSISI. JOVANOTTI CANTA “IL CANTICO DELLE CREATURE”



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Fe & Arte 2012 - Sequeri 1



Fe & Arte 2012 - Sequeri 2



Mostra di Artisti Contemporanei insieme per il Fund Raising 'Dona Gioca Colleziona Arte'



IOTIAMO. Una dichiarazione d'amore. Una mostra d'arte contemporanea



No Strangers



Mimmo Paladino, installazione in Piazza Santa Croce, Florens 2012



CONCEPTUAL ART 2012 - WELL DESERVING "Everyday"



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Meet the Artist Jan 2012: Brandenburg Spring Choral Festival



Black Voices - Something Inside So Strong



Makoma - Moto Oyo



The Tree of Life Chapel - Braga, Portugal



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The Art of Living Sri Sri Ravi Shankar



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INNO AL BEATO GIOVANNI PAOLO II di mons. Marco Frisina



L'armonia della Vita di Terzani



IO TI AMO by Antonio Spanedda



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Uomini di Dio di Xavier Beauvois



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Passione secondo Luca: ANTEPRIMA



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ČIURLIONIS: Un viaggio esoterico 1875 – 1911



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Federico Cozzucoli

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Paolo Scirpa

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