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ASC NEWS

12/07/2017
Paese Poesia luglio 2017 - Belvedere Ostrense

Il maestro Carlo Iacomucci, recentemente, ha partecipato, in qualità di ospite, alla decima edizione del premio di poesia dedicato a "Biagino Casci" a Belvedere Ostrense, per aver illustrato, con una sua opera, la copertina del librocatalogo dove sono riportate le poesie dei premiati, l'invito cartaceo e il manifesto.
Per l'occasione, l’artista ha donato due sue opere incise, che sono state consegnate, come premio, ai finalisti del concorso. In segno di riconoscenza, sono state dedicate all’'artista Iacomucci sei pagine all'interno del librocatalogo "PaesePoesia 2017", contestualmente ad un breve testo critico della dott.ssa Patrizia Minnozzi (laureata in giurisprudenza, vive a Macerata. Ama l'arte, la fotografia,e la tecnologia).

L'incisore Carlo Iacomucci nasce nel 1949 a Urbino, città in cui, con serietà e costanza, ha potuto avvicinarsi, per gradi e per avvio naturale, alla grande tradizione della scuola urbinate, che porta avanti da circa 40 anni. Nella sua città natale, riceve la prima formazione artistica presso l’Istituto Statale d’'Arte, meglio noto come Scuola del Libro. Tra il 1969 e il 1970 vive a Roma, dove frequenta stamperie d’arte, studi e ambienti artistici, maturando la passione per l’'incisione e, in modo particolare, per l’'acquaforte. Si iscrive quindi al Corso Internazionale della Tecnica dell’'Incisione Calcografica che si tiene sempre ad Urbino.
La necessità di approfondire, lo stimola poi a frequentare, per soli due anni, la sezione di pittura dell’'Accademia di Belle Arti della stessa città. Nel 1973 inizia la sua esperienza didattica, che prosegue fino al 2008: insegna Discipline Pittoriche all’'Accademia di Belle Arte di Lecce, poi al Liceo Artistico Statale di Varese ed infine all’'Istituto Statale d’'Arte di Macerata, dove vive ed opera. Dal 1972 ha partecipato a numerose collettive e personali sia in Italia che all'estero, realizzando anche edizioni d'arte con acqueforti. 

Immagine: Carlo iacomucci - Il giglio di San Giuseppe




22/12/2016
CIBO CARTE e ARTE - Mostra di Artisti Contemporanei dalla collezione di ASC Arte Sacra Contemporanea

Domenica 8 gennaio 2017
Ristorante Il Clandestino
Via Rosmini 5
Stresa VB - Italia

Nella splendida cornice del Verbano, presso il rinomato Ristorante di pesce “Il Clandestino” dello Chef Franco Marasco, avrà luogo l’evento “CIBO CARTE e ARTE” che comprende, una mostra di opere d’arte di Artisti Contemporanei Italiani ed Internazionali della Collezione ASC Arte Sacra Contemporanea, un pranzo esclusivo a base di pesce ed il Torneo di Burraco del Lago Maggiore. In mostra opere di giovani artisti e di artisti affermati: Ilaria Forlini, Nicola Liberatore, William Xerra, Antonio Spanedda, Gabriele Di Maulo, Nina Paley, Alberto Gianfreda, Giovanni Morgese, Silvia Venuti, Federico Cozzucoli, Stefano Pizzi, Bios Vincent, Vieri Parenti, Tarshito, Debora Fella, Florine Offergelt, Enrico Del Rosso e Mauro De Carli, oltre ad un’opera grafica di Picasso. A scopo divulgativo, è disponibile una brochure dell'evento contenente tutte le informazioni sulle opere e sugli artisti e che verrà distribuita al pubblico che interverrà all’evento, per far conoscere il mondo dell’arte contemporanea e tema sacro e non 
www.associazioneculturalecreati
va.
it/processed/20161212-124957-KTIGR-NAS.pdf. L’evento si aprirà con l’inaugurazione della Mostra d’Arte e la visita guidata alle opere in esposizione, a cui seguirà il pranzo, il torneo di Burraco del Lago Maggiore ad invito riservato ai soci di ACC e la premiazione finale. Tra le opere esposte 4 verranno selezionate e assegnate, durante la premiazione, ai vincitori del Torneo. Le opere resteranno in visione al pubblico fino a lunedì 16 gennaio 2017 con orario ore 10,00-12,00 presso il Ristorante Il Clandestino di Stresa. Partner dell’iniziativa: Dal Negro, Luigi Francoli Grappe, Torraccia Del Piantavigna, Bottega della Cornice, Il Clandestino Ristorante di pesce.

Per informazioni:
info@associazioneculturalecreativa.it




25/10/2016
Un'esposizione dei maestri e dei migliori allievi dell'Accademia di Brera all'University of Art and Design di Joshibi, Tokio

Tra il 3 e il 18 di novembre p.v. nell’ambito delle celebrazioni per il 150° Anniversario delle Relazioni tra il Giappone e l’Italia una delegazione dell’Accademia di Belle Arti di Brera composta dal Direttore prof. Franco Marrocco, dal Responsabile per le Relazioni Esterne prof. Stefano Pizzi e da due allievi della Scuola di Pittura, Francesca Vitali e Simone Parise, si recherà a Tokio presso l’University of Art and Design.

La missione, organizzata dai proff. Stefano Pizzi e Tetsuro Shimizu prevede i seguenti principali appuntamenti:

- L’inaugurazione dell’esposizione “Opere dei Maestri di Brera e dei loro migliori allievi”:
- Franco MARROCCO
- Italo BRESSAN – Barbara Canali
- Roberto CASIRAGHI – Flavia Albu
- Giorgio CATTANI – Maria Castagna
- Italo CHIODI – Alice Fiorelli
- Marco CINGOLANI – Pietro Andrico
- Angelo Antonio FALMI – Gabriele Quarta
- Ignazio GADALETA – Saeed Naderi
- Renato GALBUSERA – Francesca Vitali Boldini
- Omar GALLIANI – Carolina Corno
- Gaetano GRILLO – Wang Hao
- Giordano MONTORSI – Lara Ilaria Braconi
- Stefano PIZZI – Simone Parise
- Simona UBERTO – Erika Costa
- Dany VESCOVI – Letizia Prestipino

- La partecipazione ai work-shop di produzione tradizionale giapponese della carta e dei pigmenti.
- La tenuta di conferenze sull’Alta Formazione Artistica in Italia e a Brera a cura del Direttore prof. Marrocco e del prof. Pizzi.
- La tenuta di una conferenza sulla propria ricerca e di un workshop del prof. Pizzi, coadiuvato dagli allievi Parise e Vitali ed alcuni allievi di Pittura di Joshibi, nell’ambito del quale realizzerà un’opera che verrà donata alla quadreria dell’Università.
Nel mese di gennaio del 2017 una delegazione dell’University of Art and Design di Joshibi sarà ospite dell’Accademia di Brera con un analogo programma.
L’Accademia di Belle Arti di Brera e l’University of Art and Design di Joshibi hanno firmato nel corso del 2016 un accordo bilaterale che prevede, oltre agli scambi culturali, la possibilità per gli studenti di entrambi gli atenei di frequentare i corsi dell’istituzione partner.




13/09/2016
La chiesa di Santa Croce in Padova Presentazione della guida

Dopo alcuni anni dalla pubblicazione della guida del Torresino, esce il secondo numero della collana I luoghi dell'arte e della fede, dedicato alla chiesa di Santa Croce in Padova.

La chiesa di Santa Croce in Padova
a cura del Museo Diocesano di Padova
testi di Patrizia Dal Zotto

La guida sarà presentata al pubblico giovedì 15 settembre, ore 21.00, presso la Sala del Redentore in Corso Vittorio Emanuele II, 174, in occasione della Festa della Comunità della parrocchia di Santa Croce.

Interverranno
Andrea Nante
Carlo Cavalli
Patrizia Dal Zotto

L'ingresso è libero.

Il Museo è aperto con in seguenti orari:
da giovedì a sabato 15.00-18.00
domenica 10.30-13.00; 15.00-18.00

 




14/06/2016
IOTIAMO Capsula del Tempo di Antonio Spanedda

Il progetto artistico IOTIAMO dell'artista novarese Antonio Spanedda si arricchisce della CAPSULA DEL TEMPO concepita come un’opera d’arte per viaggiare nel futuro. In questa declinazione tecnologica e creativa del progetto d'arte contemporanea IOTIAMO i giovani sono inventori del proprio futuro, attori protagonisti, futuri spettatori e portatori di emozioni positive per cambiare il mondo.
E’ già stato provato che i viaggi nel futuro sono potenzialmente possibili. Le basi concettuali dei viaggi nel tempo affondano le proprie radici nella teoria, ben verificata, della Relatività Generale di Einstein, di cui a breve ricorre il centenario. Un filo conduttore che unisce lo studio di un possibile viaggio nel tempo nel macrocosmo e microcosmo sono proprio le CTC, ovvero quei percorsi temporali chiusi che connettono il passato e il futuro in modo circolare, consentendo una violazione della cronologia, ma pur preservando il principio di causalità. 
Per Spanedda IOTIAMO Capsula del Tempo è un esperimento artistico, e riguarda un tipo di viaggio nel tempo molto diverso da quello previsto dalla relatività generale e dalla meccanica quantistica. In questo progetto possono partecipare tutti coloro che desiderano viaggiare nel futuro attraverso un'opera d'arte, diventando attori protagonisti oltre che futuri spettatori. A differenza delle capsule del tempo che solitamente sono sotterrate, IOTIAMO 2045 Capsula del Tempo è un'opera visiva, da esporre nella scuola, in un'abitazione, in un museo.
Il primo "viaggio nel tempo" è stato fatto con i bambini della Scuola Primaria dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Novara il 20 novembre 2015. I bambini hanno partecipato con entusiasmo al primo Happening della Capsula del Tempo, ed hanno registrato i loro video messaggi per il futuro.
Grazie a questo progetto l'artista ha incontrato molti giovani ed ha scoperto che moltissimi di loro credono ancora nell’amore, nell’amore per la vita, per i genitori, per gli amici. Sono più attenti alle persone, alle diversità, all’ambiente ed essendo capaci di inventare nuovi linguaggi, sono molto creativi. 
Essi sono la prima generazione globale, con valori e modi di pensare convergenti, e per questo motivo hanno bisogno di un riconoscimento sociale.
"IOTIAMO 2045 Capsula del Tempo" con una cerimonia ufficiale il 21 maggio 2016 è stata consegnata all'Istituto Maria Ausiliatrice di Novara che avrà il compito di custodirla fino a quando verrà riaperta il 24 ottobre 2045.
La capsula è stata registrata al Collegio Oglethorpe The International Time Capsule Society ad Atlanta U.S.A. 

Al fine di raccogliere fondi per portare questo progetto ad altri bambini in altre scuole italiane è stato attivato un crowdfunding su www.eppela.com. Per ogni donazione sono previste delle ricompense.

Saper ascoltare e valorizzare il mondo giovanile è un dovere primario di tutta la società.




24/03/2016
L’arte del fare GIANNINO CASTIGLIONI Scultore

Giovedì 31 marzo alle ore 18 alla Biblioteca Ambrosiana (Piazza Pio XI, 2 Sala delle Accademie) verrà presentato il volume  L’arte del fare GIANNINO CASTIGLIONI Scultore (Skira editore). Il bellissimo libro è il risultato delle recenti ricerche rivolte alla rivalutazione dell’attività di Giannino Castiglioni (Milano 1884 – Lierna 1971), uno tra i più importanti pittori, incisori e scultori del Novecento italiano. L’opera, curata da Eugenio Guglielmi, attraverso testimonianze dirette e studi monografici di giovani e accreditati studiosi, nonché inediti materiali d’archivio, mette in evidenza la formazione dell’artista e il suo rapporto con l’ambiente milanese nel clima culturale a cavallo tra il tardo simbolismo ottocentesco e il nascente Liberty. Particolare attenzione viene data alla formazione di Castiglioni presso l’Accademia di Brera e alle opere che lo resero celebre, tra cui ricordiamo quelle presenti al Cimitero Monumentale, i Sacrari dedicati ai Caduti della Prima Guerra Mondiale e la Porta del Duomo di Milano. Un capitolo riguarda, infine, lo studio dei 350 gessi conservati presso il Comune di Lierna, dono degli eredi, nell’ottica della creazione di una Gipsoteca da inserire nei percorsi provinciali e regionali lombardi.

INGRESSO LIBERO 


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24/03/2016
PASQUA E PASQUETTA APERTI TUTTI I GRANDI MUSEI STATALI

In occasione delle prossime festività di Pasqua e del Lunedì dell’Angelo i musei, le aree archeologiche e i luoghi della cultura statali resteranno aperti. Domenica 27 e lunedì 28 marzo i grandi musei statali rimarranno aperti, rispettando il normale piano tariffario. Una apertura straordinaria in tutta Italia dagli Scavi di Pompei alla Pinacoteca Brera, dal Castello di Miramare di Trieste al Museo Nazionale Archeologico di Napoli, da Paestum agli Uffizi, dal Foro Romano e Palatino al Cenacolo Vinciano, dalla Reggia di Caserta al Colosseo, dalla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma ai Musei Reali di Torino, dal Museo d’Arte Orientale di Venezia a Castel Sant’Angelo, dal Museo Egizio al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

Per informazioni:
http://www.beniculturali.it/
mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti
/MibacUnif/
Comunicati/visualizza_
asset.html_1151786380.html

 




27/02/2016
La Misericordia Spettacolo teatrale di e con Lucilla Giagnoni

Lunedì 29 Febbraio 2016, h 21:00
Chiesa di San Graziano
Arona (NO), Italia

"Beati i Misericordiosi, perché riceveranno Misericordia"

A partire dalla Misericordia come virtù della reciprocità, l'interpretazione di Lucilla Gianoni ci guiderà in un percorso antropologico e spirituale: la beatitudine evangelica della Misericordia si erge a virtù morale e condivisa del vivere civile. La rappresentazione dell'incontro tra fede e dimensione civica nella vita di comunità prende forma sullo sfondo del Duomo e del Palazzo della Ragione, luogo d'intreccio tra l'autorità religiosa e il potere civile, per celebrare un valore condiviso, quello di Misericordia appunto, le cui radici affondano nella storia antica. A cura di: Vicariato dell’Aronese; Parrocchia di Arona; Associazione Partecipazione e Solidarietà.




25/02/2016
L’ENERGIA DEL FEMMINILE NEL BUDDHISMO TIBETANO

SABATO 5 MARZO 2016 - dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 16
CELSO - ISTITUTO DI STUDI ORIENTALI
Dipartimento Studi Asiatici
Archivio Arti Contemporanee
BSA Biblioteca di Studi Asiatici
Galleria Mazzini 7 – 16121 Genova - Italy

Il seminario "L'Energia del Femminile nel Buddhismo Tibetano" che si terrà sabato 5 marzo nelle fasce orarie 11-13 e 14-16, verterà sui temi Le forme del divino femminile, Le divinità ‘naturate di spazio’, Archetipo femminile e materno e Donne di illuminazione, e sarà a cura della Prof.ssa Carla Gianotti, tibetologa, docente di lingua e cultura tibetana, autrice di numerose pubblicazioni tra cui: "Donne di illuminazione: Dakini e demonesse”, Madri divine e maestre di Dharma" (Ubaldini),  “La vita di Milarepa” (UTET), prima versione italiana della vita di Milarepa condotta sull’originale tibetano,  “Il Grande Sigillo: la conoscenza originaria di Maha Mudra” (Mimesis), “Cenerentola nel paese delle nevi” (Utet). Il Seminario e' ad iscrizione.

Per informazioni:
tel [+39] 010586556
info@celso.org
www.celso.org




25/02/2016
Symbols

4 – 26 marzo 2016
Genova Palazzo Ducale - Fondazione per la cultura
Sala Dogana
Piazza Matteotti, 9
Genova, Italia

Inaugurazione venerdì 4 marzo, ore 18
Orario: mar-dom ore 15-20 Ingresso libero

16 incisori hanno riletto in chiave contemporanea i simboli dei monumenti funerari presenti in alcuni cimiteri monumentali europei e 10 tra musicisti e danzatori ne hanno tratto coreografie. Dopo le residenze d’artista di Avilés e di Dundee realizzate all’interno del progetto Symbols, una mostra evocativa nata dalle suggestioni dell’arte funeraria.

Per informazioni:
palazzoducale@palazzoducale.
genova.it
www.palazzoducale.genova.it



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28/02/2014
Spero... ergo sum! di Giuseppe Roda e Roberto Locatelli

Venerdì 7 marzo 2014 - domenica 11 maggio 2014
Sala Maddalena, Palazzo dei Vescovi
Novara, Italia

Inaugurazione e conferenza: Venerdì 7 marzo - ore 21 
Spero... ergo sum! Uno sguardo sull’eternità. Dibattito su una nuova opera di arte sacra contemporanea.
Relatori: Roberto Locatelli e Giuseppe Roda, artisti e autori; Antonio Spanedda, artista; don Pierdavide Guenzi, teologo e critico d’arte contemporanea; don Silvio Barbaglia, biblista.
Modera: Annarita Merigo.
A cura di: Comitato per il Progetto Passio.

Due artisti danno nuova forma e vita a un tema classico dell’arte cristiana, dipingendo una tela di oltre 5 per 2 metri – esposta in Vescovado – che dice l’anelito dell’uomo dal dolore cieco alla salvezza. Qual è la genesi dell’opera, quali i riferimenti artistici, quali i significati che possono essere letti nelle linee e nei colori?


RIFLESSIONI SULL'OPERA 
di Giuseppe Roda e Roberto Locatelli
Cogliamo l’occasione, innanzi tutto, per ringraziare sua eccellenza il Vescovo Franco Giulio Brambilla e Don Silvio Barbaglia che ci hanno offerto l’opportunità di partecipare a questa manifestazione. “Passio” è sicuramente un momento importante di riflessione e confronto nella realtà novarese.
In questo ambito il nostro contributo vuole essere solo una cornice di colore con cui abbiamo cercato di esprimere un pensiero frutto di interrogativi e riflessioni personali.

Abbiamo lavorato su un progetto ambizioso che si è costruito inizialmente sulle idee, interrogandoci sui contenuti e sui concetti che volevamo sviluppare. Abbiamo quindi pensato ad una raffigurazione che potesse esprimerli al meglio. Ciò ha richiesto un certo impegno che ha tratto spunto e forza da una passione comune e dall’amore per l’arte.
Siamo convinti che nella vita di ciascuno siano necessari momenti di riflessione, occasioni che ci distolgano dal pensare quotidiano e ci riportino ad una visione più universale della vita. Momenti intimi in cui ci si interroga su concetti profondi e che ci spingano oltre la banalità di valori prettamente materiali.

Riteniamo che dipingere rappresenti uno di questi momenti, in cui in forma non verbale si riesca a trasferire emozioni in modo a volte più intenso ed immediato rispetto al linguaggio.
Le immagini che si creano si traducono in sensazioni. Sensazioni che, attraversando l’occhio e mescolandosi nell’intimo più profondo con sentimenti e ricordi, divampano.
Nel nostro lavoro abbiamo voluto affrontare due questioni importanti e sicuramente impegnative, due concetti in merito ai quali si sono spese innumerevoli parole e si sono riempite milioni di pagine, ma il cui significato rimane ancora sotto certi aspetti indefinito. Ci riferiamo al senso della morte ed al concetto di anima, o meglio al destino dello spirito dopo la separazione dal corpo.
Tutto ci porta a credere che l’uomo non sia solo materia ma anche spirito, un dualismo che già in passato è stato argomento di discussione e confronto.

L’uomo, come essere razionale, tende a voler capire il senso ed il perché delle cose, il conoscere gli dà conforto e scurezza, mentre la non conoscenza lo mette a disagio e gli crea apprensione e timore. Razionalmente si riesce a padroneggiare meglio tutto ciò che è concreto rispetto a ciò che è astratto.
L’anima è qualcosa che non si vede, non si tocca e non si sente, ma che deve esistere se vogliamo credere che la vita prosegua anche dopo la morte, è il tramite che unisce questa vita terrena con la dimensione, che in modi diversi nella storia antropologica e delle religioni, fa seguito e da seguito alla vita stessa.
Le cose che nell’intimo ci struggono e ci appassionano hanno a che vedere con il senso vero della vita e con tutto ciò che le ruota intorno.
La vita come fenomeno fine a se stesso appare un assurdo, una beffa; il viverla senza una logica del dopo non vuol dire assolutamente nulla. La morte si accompagna sempre alla vita, anzi possiamo dire, se ci è concesso il gioco di parole, che è nata con essa.
Noi la vediamo, non come atto finale dell’esistenza dell’uomo, ma come l’inizio di un nuovo ciclo anche se non ancora ben definito e decifrabile.
L’uomo non ha un’esperienza diretta della morte, la sua conoscenza in merito si limita solo al puro atto del morire: inteso come morte altrui, come fine biologica di un corpo che perde le sue funzioni vitali.

La conoscenza in campo medico riesce solo ad individuare le condizioni di non-vita, si limita alla descrizione degli aspetti fisici dell’individuo, non tenendo conto dell’altro aspetto che è lo spirito, e tanto meno riesce a spiegare la complessità ontologica di un fenomeno oscuro e sfuggente come la morte.
La morte rappresenta un momento imprescindibile della vita, è la sua naturale conseguenza, senza che questo significhi la fine di tutto. Si esaurisce il passaggio terreno e si apre un’esperienza diversa, eterea.
Ovvero noi intendiamo la morte come la porta da oltrepassare per una “nuova vita”, non più corporea ma spirituale.
La storia dell’umanità non avrebbe alcun senso se tutto finisse banalmente con la morte, se questa fagocitasse tutto il vissuto senza dare un seguito, senza lasciare aperto uno spiraglio di speranza.
Per la maggior parte degli uomini rappresenta un evento negativo e, nonostante se ne abbia coscienza e se ne riconoscano l’inevitabilità, si cerca di sfuggirla, allontanandola attraverso il vivere in modo frenetico, in continuo divenire, proiettando ogni istante della propria esistenza verso il futuro e cercando continui progetti da realizzare pur di scongiurarla.

Il momento della transizione implica un concetto di sofferenza, sentimento che sicuramente appartiene più a chi ne è spettatore rispetto a chi ne è protagonista; la morte angoscia più chi resta rispetto a chi la sta affrontando.
Nel lavoro abbiamo cercato di rappresentare questi ragionamenti, sviluppandoli con l’unico vero elemento che li potesse raffigurare, ovvero la corporeità.
Infatti l’anima non ha né materia né forma e diventa difficile rappresentarla, per tanto la scelta è stata quella di renderla con il corpo che l’ha racchiusa.
La vita che sfugge e l’attaccamento ad essa è racchiuso nello sguardo e nell’atteggiamento dell’unica figura che descrive il tratto intermedio tra vita e non vita. Lo sguardo fisso sul mondo appena lasciato, evidenzia la ricerca delle cose che della vita hanno fatto parte e dalle quali è doloroso separarsi. Abbiamo cercato di raffigurare il dolore interiore di chi sta per lasciare ciò che conosce per entrare in una dimensione che ignora.
Allo stesso tempo abbiamo voluto dare allo sguardo laconico della figura un significato di monito, affinché si riconosca il senso di universalità della morte “... prima o poi ognuno dovrà affrontare questo momento ...”

La vita si conclude, e di quello che è stato cosa ne sarà?
Cosa ne sarà della psychè?
La psychè, che come nel concetto orfico è considerata una sorta di spirito-demone contrapposta al corpo nel quale è prigioniera e dove rimane affinché possa mondarsi della colpa, ha riacquistato la sua libertà.
L’anima liberatasi dall’involucro galleggia in un preludio onirico fatto di silenzio, dove rimane in ipnotica attesa.
Questo momento rappresenta una fase di transizione, dove non è ancora stato deciso il destino che spetterà all’anima, ovvero è il momento del giudizio.
Qui non c’è spazio per inganni e menzogne, proprie della condizione umana. Il bene ed il male faranno da contrappesi ed il loro valore sposterà alla fine l’ago della bilancia. Abbiamo legato il destino dell’anima a ciò che è stata la vita, l’anima si porta dietro il suo trascorso terreno che andrà ad incidere sul suo percorso futuro.
Abbiamo voluto rappresentare la salvezza e la pace dell’anima con l’ascesa verso la luce, una luce che ci conforta e ci da calore.
Mentre abbiamo scelto il buio come sinonimo di oblio ed di tormento.
Il buono ed il giusto saliranno al cielo, il malvagio e l’egoista sprofonderanno nell’oscurità.
Il concetto di luce e buio hanno sempre rappresentato una contrapposizione, forse perché la luce ci da sicurezza e le tenebre, oscurandoci la vista, ci angosciano.
Sicuramente i concetti richiederebbero un approfondimento dialettico, che l’arte del dipingere se ne guarda bene dall’affrontare. Noi abbiamo cercato di insinuare l’interrogativo affinché la ragione possa poi svilupparlo.
Ci basta, come premesso all’inizio, che passi il messaggio e che questo sia spunto di meditazione, in quanto alla fine “spero… ergo sum”.


DESCRIZIONE DELL'OPERA

Il dipinto è realizzato su tre tele sovrapposte con le quali abbiamo voluto descrivere tre momenti differenti. Sebbene si percepisca il cambiamento della scena, allo stesso tempo non si può non coglierne la continuità.
L’ambientazione, a partire dallo sfondo, agisce da legante che dà, pur cambiando, continuità alle scene. Le nuvole mutano sia in senso plastico sia in senso cromatico creando una “prospettiva aerea” dove le figure sono sospese e allo stesso tempo si immergono.
Quelle soffici visibili in alto si incupiscono progressivamente scendendo verso il basso dove assumono un colore cinereo. Una cenere che si sprigiona dalla brace che gli arde sotto. Allo stesso tempo la luce e gli azzurri dominano la tela superiore creando una sensazione di pace e calore.
Una cornice d’ombra avvolge il tutto, questo per sottolineare in modo allegorico come un alone misterioso avvolga ancora oggi il concetto di morte.
Gli elementi dominanti sono sicuramente le figure; figure con cui non abbiamo voluto rappresentare la carnalità ma bensì l’anima, lo spirito che era racchiuso nel corpo durante la vita terrena e che è tornato libero. L’assenza di una identità materica dell’anima ci ha portati per forza di cose a dipingerla dandole una forma corporea, con la quale si potesse esprimere in modo inequivocabile, utilizzando la mimica e la gestualità, sensazioni particolari.
L’idea era quella di dare un sensazione “atmosferica”, legata cioè a una pittura in cui è percepibile l'aria e la luce che circola liberamente tra le figure, come un connettivo avvolgente che le lega tra loro. Lo sfondo, soprattutto nella tela centrale e in quella inferiore è avvolto da una cornice scura, che in senso allegorico rappresenta il buio profondo, il limite…

Nella tela centrale le otto figure dipinte galleggiano in un silenzio assordante in attesa del giudizio.
Osservandola l’attenzione si pone sicuramente da subito sulla figura femminile posizionata in basso a sinistra, è l’unica che si rivolge all’osservatore. La donna ha un atteggiamento di chiusura, cingendosi il corpo con le braccia cerca di proteggersi, di trattenere qualcosa, forse cerca di trattenere quel corpo sul quale traspaiono i segni del tempo passato, il tempo della vita, quel corpo che ora la sta abbandonando. Sul volto si coglie il senso di angoscia, la paura dell’ignoto, lo sguardo eloquente sembra richiamare l’interlocutore ad una riflessione: questo è il momento che giunge per ciascuno di noi.
Le tonalità cromatiche di grigio-azzurro utilizzate e le ombre scure che plasmano e segnano il suo corpo richiamano il freddo corporeo del momento in cui la morte si sostituisce alla vita. Il corpo esalato l’ultimo respiro cessa di vivere, le membra si raffreddano, ed i colori della vita si irrigidiscono.
Le stesse tonalità di grigio si espandono anche sulle figure dipinte dietro permeandole con lo stesso riflesso azzurrognolo che richiama la morte.
Alcune di loro ruotano sospese a formare un’ellisse in un’atmosfera di incertezza, galleggiano, sono immobili, le membra sono rilassate e non c’è tensione, i loro visi non hanno un’espressione chiara, c’è solo attesa.
Questo momento rappresenta una fase di transizione, dove non è ancora stato deciso il destino che spetterà all’anima, ovvero è il momento del giudizio.
In basso a destra una figura esce dal cerchio e capovolta sta cadendo, cerca di trattenere la caduta allungando la mano per afferrare quella della figura più centrale, ma non ci riesce, continua a cadere, la caduta la trascina verso il basso, verso l’oscurità.

Nella tela inferiore si ritrovano cinque figure avvolte da un turbinio vorticoso e tumultuoso di nuvole cineree.
L’ambiente è mutato, domina la penombra.
Nelle figure i contrasti cromatici sono più decisi, la sovrapposizione degli strati di colore esaltano la luminosità delle immagini e la graduale stesura di velature sovrapposte, ci ha permesso di ottenere tonalità intense e sature, sia nelle zone a cromia brillante che in quelle a cromia più scura, creando un effetto plastico di fusione ma allo stesso tempo di netto contrasto che fa emergere in maniera netta le figure dall’ambiente circostante. Il colore inoltre rappresenta soprattutto qui l'elemento principale che determina il volume e dà profondità allo spazio.

Ancora nella tela centrale ritroviamo una figura che sta salendo. In questa possiamo notare il contrasto tra l’atteggiamento di beatitudine del volto e la tensione nervosa del corpo che indica ancora una fase di transizione.
A sinistra, dal lato opposto, un’altra figura la pone all’indice, come per dire che una vita virtuosa è il presupposto per raggiungere la pace.

Nella tela superiore la luce è protagonista, la luce come segno di purezza. Quella luce che ci conforta, ci da serenità, ci permette di vedere e capire ciò che ci circonda. È il simbolo del calore del sole e della quiete, che spinge lo sguardo, di chi osserva il quadro, in avanti verso la speranza.
Il colore è una miscela cromatica tendente all’ocra e al giallo chiaro e la leggerezza diffusa ottenuta crea un ambiente meno denso e più leggero, evocante, riflettente e irradiante. Le nuvole soffici, e gli azzurri avvolgono delicatamente le due figure posizionate in modo speculare.
Non a caso le figure sono di genere diverso, questo per richiamare l’origine e la totalità del genere umano.
Entrambe esprimono un senso di delicato abbandono nel conforto della pace.
Con questo lavoro abbiamo voluto esprimere in maniera del tutto personale un modello imperfetto di vita ultraterrena, dove verrà chiesto di dare conto a ciascuno di noi di ciò che ha saputo fare durante la propria vita, ovvero se ha vissuto perseguendo il vizio o la virtù.
 

BIOGRAFIA

GIUSEPPE RODA
Nato in provincia di Brescia il 7giugno 1960, non ha una formazione artistica. Il disegno e la pittura lo hanno sempre appassionato. Ispiratori sono stati inizialmente i grandi maestri rinascimentali, ai quali fa riferimento per le prime opere. Successivamente ha sviluppato uno stile pittorico personale, dove domina il tema antropologico e dove l’animo umano cerca uno sfogo attraverso le figure ed i colori.
Non ha mai coltivato l’interesse nella pittura per mostrarsi agli altri, tuttavia oggi, dove domina un mondo virtuale, diventa importante comunicare, e lo si deve fare n tutti i modi. La pittura è sicuramente una forma esplicita ed immediata di comunicare, dove non si incontra l’ermetismo che a volte può appropriarsi di un discorso fatto di parole. La pittura è in grado di parlare alla mente ed al cuore.

Pensieri:……Nella solitudine dei nostri pensieri ripercorriamo i momenti della realtà che ci appartiene, una realtà fatta di materia, colore, percezioni, emozioni e sentimenti. Una realtà che comunque prescinde da due concetti universali: bene e male. Elementi che nella corrente di pensiero essoterica si collocano al di fuori dell'uomo e fungono da punti cardinali, mentre nella cultura esoterica sono intrinseci dell'uomo ed esistono uno in funzione dell'altro. Le scelte che facciamo o subiamo sono sempre condizionate da questi due aspetti della natura umana: amiamo od odiamo, e lo spirito gioisce o prova angoscia nella misura in cui uno dei due elementi prevale sull’altro. Uno stato d’animo che ci condiziona, uno stato d’animo che soffochiamo per paura, per egoismo o per vergogna, per incapacità di esprimere chiaramente ciò che proviamo. Questo porta inequivocabilmente alla solitudine.
A volte si riesce a trovare la chiave giusta per aprire il proprio inconscio, riuscendo ad esprimere un pensiero condivisibile. Le rime, la musica e la pittura danno sfogo all’io, a ciò che abbiamo dentro. Nella purezza di un verso, nella sinfonia di acuti e bassi o nel mischiarsi di forme e colori emergono i pensieri più profondi. I colori e le forme racchiudono un sentimento non espresso a parole, che acquista corpo ed intensità in un’amalgama orchestrata dall’autore. L’animo viene proiettato su un foglio, una tela; le emozioni si traducono in chiaro-scuri, in giochi cromatici, in linee, in tensione di corpi e visi. Il tormento si traduce in tonalità forti, tratti rigidi e contrasti cromatici, che si combinano per stimolare un senso di dolore oculare. Nella pittura figurativa l’espressione mimica del viso e del corpo trasmettono il messaggio interiore, i tratti grotteschi, gli atteggiamenti innaturali o incompleti del corpo vogliono esprimere il disagio di un animo travagliato. Nella pittura si ritrovano: amore, odio, dolore, piacere, tristezza, gioia, ansia, felicità, paura e serenità.
Non è vero che l’arte debba essere bellezza e perfezione. La bellezza cambia in ragione dell’osservatore. Guardi e cerchi di capire il significato di una linea o di un’ombra, l’opera si sublima nella transumanza dell’animo artistico. Ritengo non sia sufficiente limitare il giudizio alla sola analisi del soggetto rappresentato, ma che si debba andare oltre, cercando di capire il vero messaggio originale. Il criterio estetico rappresenta una valutazione parziale che rimane in superficie, infatti un quadro non è fatto dal pennello ma soprattutto dal cuore dell’autore. Per apprezzare bisogna capire.

Ha partecipato:
Collettiva “Colori d’Italia” Silistra (Bulgaria) - aprile 2012
Collettiva Centro Culturale la riseria Novara – aprile 2012
Mostra personale Galliate - giugno 2012
Collettiva “Artesacra” Centro Culturale la riseria Novara - novembre 2012
Collettiva Centro Culturale Silos Novara – dicembre 2012
Collettiva Centro Culturale la riseria-ottobre 2013
Collettiva Centro Culturale Silos Novara-dicembre 2013
Collettiva “Paesaggio Italiano” tour presso : Museo Municipale di Bucarest, Museo d’Arte di Ploiesti, Museo del Basso Danubio, Museo d’Arte di Costanza, Museo di Arti Visive di Galati, Galleria d’Arte di Silistra. Marzo-Settembre 2013
 

BIOGRAFIA

ROBERTO LOCATELLI
Nato nel 1962 a Varallo Sesia (VC).
Residente a Cavallirio (NO) in via alla Lanca 11 - c.a.p. 28010.
Tel 3472433457 Casa 0163 80438
e-mail: locatelli.roberto@alice.it

Percorso formativo artistico:

1980 -1984 Corso di disegno, pittura, alla scuola Barolo di Varallo Sesia, docente Lino Tosi
1984 Conseguimento del Diploma di Maturità Artistica presso il Liceo Artistico Statale di
Novara
1990-1991 Conseguimento del Diploma del corso di Pittura presso l' Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. (punti 104/110).
Docente di pittura: Luciano Fabro.
Docente di Storia dell’ Arte: Jole de Sanna.
Docente di Incisione: Giorgio Roggino.
Docente di Anatomia Artistica: Franco Fizzotti.
2008 Corso di Affresco.

Esecuzione di molti dipinti con tecnica ad olio, ad acquerello e acrilico.
Collaborazione con Centro per l’Arte Contemporanea, Torre Strozzi località Parlesca Perugia

Esposizioni:
1991 “Sensi Unici” collettiva di pittura, Comune di Cannobio, Assessorato alla cultura, Museo Mandamentale - esposizione alla mostra collettiva
1992 “Premio Agazzi” di grafica pittorica, Comune di Mapello- pubblicazione su catalogo
1992 “Immaginaria ‘92” concorso di grafica pittorica italiana, Gruppo Rinascente Milano
- esposizione alla mostra e pubblicazione su catalogo
1996 “1° Premio Trevi Flash Art Museum” di pittura, scultura, video, disegno. Trevi Flash Art Museum, Trevi - esposizione alla mostra collettiva e pubblicazione su catalogo
1997 “2° Premio Trevi Flash Art Museum” di pittura, scultura, video, disegno. Trevi Flash Art Museum, Trevi - esposizione alla mostra collettiva e pubblicazione su catalogo
1998 “1° Biennale d’Italia di arte Contemporanea” Trevi Flash Art Museum, Trevi - esposizione alla mostra e pubblicazione sul catalogo
1999 “Premio nazionale d’arte lo Scudo d’Oro, la via francigena e il giubileo” 1° edizione, di pittura, scultura, grafica. Galleria d’ Arte la Meridiana, Piacenza – esposizione alla mostra
1999 “3° Premio di pittura città di Camaiore” Associazione Caleidoscopio Viareggio-Lucca - esposizione alla mostra 
2000 “Collettiva di pittura” Comune di Landiona (NO) – esposizione
2000 “2° Concorso Biennale Internazionale di pittura Filippo Salesi” Premio città di Sanremo 2000
2001 “2° Triennale di Grafica città di Brescia” Associazione Artisti Bresciani (AAB) Palazzo Bonoris Brescia – esposizione alla mostra e pubblicazione sul catalogo
2001 Inserimento nel volume del “Repertorio degli incisori italiani” volume III 1998-2000 Centro Culturale “le Cappuccine” Gabinetto delle stampe antiche e moderne, Comune di Bagnacavallo Ravenna – esposizione alla mostra documentativa, pubblicazione sul volume e opera permanente al museo di Bagnacavallo (Nudo 2001)
2002  Inserimento nella collezione di grafica abbinata alle emissioni filateliche “Venetia Arte” Anno internazionale delle montagne. Torre Strozzi Centro per l’Arte Contemporanea, località Parlesca Perugia – pubblicazione e stampa di lettere intestate e numerate con breve biografia e riproduzione di una propria incisione
2002 “27° Rassegna d’Arte Internazionale la Telaccia d’oro 2002” di pittura, grafica, incisione,acquerello, scultura, ceramica e opere realizzate al computer. Galleria d’arte La Telaccia; Torino – esposizione alla collettiva, pubblicazione sul catalogo e menzione speciale per l’incisione-grafica
2002 “Progetto per un ritratto della Gran Contessa Matilde di Canossa” edizione 2002. Associazione Pro Loco Teofilo Folengo, San Benedetto Po Mantova – esposizione alla mostra
2002 “Carte in fiera2002”mostra mercato dell’incisione.Centro Culturale”Le Cappuccine” Gabinetto delle stampe antiche e moderne, Comune di Bagnacavallo Ravenna. Chiostro del convento di San Francesco – esposizione alla mostra e catalogo
2002 “Per Inciso” 2° Premio incisione. IV edizione “Immagina” mostra mercato di arte contemporanea, fiere di Reggio Emilia – esposizione alla mostra e pubblicazione sul catalogo
2003 “Progetto grafica” sei incisori e le loro opere. Torre Strozzi Centro per l’Arte Contemporanea, località Parlesca Perugia – esposizione alla mostra
2003 “Premio Acqui” VI Biennale Europea per l’incisione 2003. Rotary Club Acqui Terme Ovada. Regione Piemonte; Provincia di Alessandria; Comune di Acqui Terme, esposizione alla mostra ed opera permanente al Museo dell’ incisione Castello dei Paleologi di Acqui Terme ( Menhir Dolmen 2002 )
2003 “Il gatto tra realtà e subconscio”. Torre Strozzi Centro per l’Arte Contemporanea, località Parlesca Perugia – esposizione alla mostra e pubblicazione sul catalogo
2003 “Umbria bellezze da scoprire, Area nord di Perugia, la V circoscrizione”. Torre Strozzi Centro per l’Arte Contemporanea, località Parlesca Perugia, in collaborazione con la V e XIII circoscrizione del Comune di Perugia – esposizione alla mostra dell’incisione “Castello di Ramazzano e Chiesa di Ramazzano” e pubblicazione della stessa sul Calendario-2004 dal titolo”Umbria bellezze da scoprire”. Opera permanente al Museo d’Arte Contemporanea del Divenire di Scopoli e pubblicata sul Catalogo del Museo Collana “La Voce dell’Arte”
2003  Inserimento nella collezione di grafica abbinata alle emissioni filateliche “Venetia Arte” –Motore a scoppio. Torre Strozzi Centro per l’Arte Contemporanea, località Parlesca Perugia
2004 Inserimento nel volume del “Repertorio degli incisori italiani” volumeIV 2001-2004 Centro Culturale “le Cappuccine” Gabinetto delle stampe antiche e moderne, Comune di Bagnacavallo Ravenna – esposizione alla mostra documentativa, pubblicazione sul volume e opera permanente al museo di Bagnacavallo(Il riposo del guerriero 2003)
2004 “Arte nel solstizio d’estate 2004”; Premio d’arte internazionale”Festa d’Estate”sul tema Sacro,Misterico,Magico:IL FUOCO. Associazione Alkaest,Comune di Trestina
(Città di Castello, PG).Partecipazione con l’incisione “Linea di fuoco”, opera premiata con il premio speciale per la sezione Grafica-Incisione- esposizione alla mostra pubblicazione sul catalogo e CD
2004 “Eurochocolat”Perugia,Boutique Maya,esposizione della stampa “cioccolata farcita”
mostra collettiva
2004 Mostra personale di incisione, titolo:”L’ineffabile gioco degli inchiostri”La serra dei leoni,villa Cernigliaro,Sordevolo Biella. Buonsegno società cooperativa sociale-Zero gravità arti e culture. Contributo e patrocinio della Regione Piemonte,Provincia di Biella,Città di Biella,Comune di Sordevolo,Fondazione Cassa di Risparmio di Biella,la serra dei leoni,Gal valle elvo,Comunità europea,Iniziativa comunitaria Leader II.
Testo critico di Elisa Chiarenza:- L’ineffabile gioco degli inchiostri-.
16-10-2004 al 7-11-2004
2005 Inserimento nella collezione di grafica abbinata alle emissioni filateliche “Venetia Arte” –Festival olimpico della gioventù europea - Torre Strozzi Centro per l’Arte Contemporanea, località Parlesca Perugia
2005 “Rassegna di Grafica d’Autore”. Modena - BOTTEGA d’ARTE - Torre Strozzi Centro per l’Arte Contemporanea. Dal 17/9/05 al 24/12/05 mostra collettiva di presentazione e di chiusura
2005 Mostra personale di incisione, titolo:” “Rassegna di Grafica d’Autore”. Modena - BOTTEGA d’ARTE - Torre Strozzi Centro per l’Arte Contemporanea. Dal 4/10/05 al18/10/05
2005 Creazione ed esecuzione, per il gruppo teatrale Associazione “l’Ala” di Cavaglià , dell’immagine dal titolo “Il cantico di Francesco” utilizzata come manifesto e locandina pubblicitaria della rappresentazione teatrale “Francesco principe e servo”.
2006 “Dedicata a tutti i cani del mondo” Torre Strozzi Centro per l’Arte Contemporanea
in collaborazione con l’Enpa di Perugia, , dal 12/02- al 5/3/2006, partecipazione alla
mostra collettiva con l’incisione ”….sei pronto?....”
2007 Inserimento nella collezione di grafica abbinata alle emissioni filateliche“Venetia 
Arte” –Centenario del poeta G. Carducci - Torre Strozzi Centro per l’Arte
Contemporanea, località Parlesca Perugina ( acquerello )
2007 Incontri di primavera “l’Arte e la vita”Torre Strozzi Centro per l’Arte Contemporanea , dal 10/3 al 1/5 , mostra collettiva realizzata in collaborazione con "IL GIORNALE DELL'UMBRIA"
2007 “La fede in tutti i suoi aspetti” Canale dell’Arte, presso la Foresteria Valsesia
a Cerva, dal 1°Aprile a Settembre 2007, mostra collettiva internazionale.
Partecipazione con 8 lavori ( foto B/N su pannelli di legno)
2007 Mostra personale di incisione, Associazione Abacashi ,nell’ambito della terza edizione di “ Mondo in Festa 2007 ”, festa interetnica svoltasi il gg. 3 Giugno 2007 nel centro storico di Grignasco.
2009 Mostra personale, Associazione Abacashi ,nell’ambito della quarta edizione di “ Mondo in Festa 2009 ”, festa interetnica svoltasi il gg. 14 Giugno 2009 nel centro storico di Grignasco.
2009 Mostra personale, “ Atmosfere” fotografie di Roberto Locatelli, svoltasi dal 2 Agosto al 6 Settembre nell’ambito di : Estate a Torre Strozzi, dedicata alla fotografia …e non solo. 

PASSIO NOVARA 2014
«Ecce Homo! Il volto del Dio Figlio». È il titolo della sesta edizione del progetto "Passio. Cultura e arte attorno al mistero pasquale" che, dal 5 marzo all'11 maggio 2014 esplora la dimensione dell'essere "figli" nelle sue valenze teologiche, artistiche, culturali. Cultura, arte e spiritualità. Oltre 240 eventi culturali, artistici e di formazione cristiana, diffusi, in un arco temporale di due mesi, nell’intero territorio della diocesi di Novara. Il programma di Passio è il frutto di una collaborazione che vede uniti intorno a un comune obiettivo progettuale parrocchie, gruppi, associazioni, sacerdoti e laici, con le loro risorse creative e operative. Nella convinzione che il mistero pasquale di passione, morte e risurrezione di Gesù possa divenire nucleo generatore di cultura, capace di interrogare l’uomo d’oggi, e di lasciarsi interrogare dall’attualità per stimolare risposte creative e innovative e aprire nuovi orizzonti di speranza.

Per informazioni: http://www.passionovara.it







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Filippo Rossi alla rassegna d'arte contemporanea Arte, Civiltà e Sacro per abitare la Terra


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Paolo Scirpa. L'Artista calligrafo della luce elettrica.


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10/12/2014
MOSTRA DI ARTISTI CONTEMPORANEI INSIEME PER IL FUNDRAISING 2014


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Marta Popescu Jianu - Pittrice di Icone


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Florine Offergelt - L'Arte di Florine


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Ilaria Forlini. Ruggine: materia che genera se stessa.


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CARLO MARIA GIUDICI 1973 - 2013 Quarant'anni di vita artistica


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L’arte sacra del nostro tempo - Giuseppe Betori


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VideoTop Paolo Simonotti presenta IOTIAMO 2045 Capsula del tempo di Antonio Spanedda



Incontro con William Xerra Accademia di Brera 1a parte



Incontro con William Xerra Accademia di Brera 2a parte



Incontro con William Xerra Accademia di Brera 3a parte



Incontro con William Xerra Accademia di Brera 4a parte



Presentazione mostra Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana



IOTIAMO Contemporary Art Project



ASSISI. JOVANOTTI CANTA “IL CANTICO DELLE CREATURE”



Revealing GOØD



NEOREALEASTER



Fe & Arte 2012 - Sequeri 1



Fe & Arte 2012 - Sequeri 2



Mostra di Artisti Contemporanei insieme per il Fund Raising 'Dona Gioca Colleziona Arte'



IOTIAMO. Una dichiarazione d'amore. Una mostra d'arte contemporanea



No Strangers



Mimmo Paladino, installazione in Piazza Santa Croce, Florens 2012



CONCEPTUAL ART 2012 - WELL DESERVING "Everyday"



Passio 2006-2010



Meet the Artist Jan 2012: Brandenburg Spring Choral Festival



Black Voices - Something Inside So Strong



Makoma - Moto Oyo



The Tree of Life Chapel - Braga, Portugal



Calligraphy : Julien Breton - Kaalam



The Art of Living Sri Sri Ravi Shankar



Terra Rut di Camilla Marinoni



Fuoco Mosè di Camilla Marinoni



Mina - Dalla Terra (Magnificat di Marco Frisina)



Ravi & Anoushka Shankar - Raga Anandi Kalyan



La Sapienza risplende. Madonne d'Abruzzo tra Medioevo e Rinascimento



ASC DAY 2010 Alta Valsesia VC Italia



ST STEPHEN,ST MARTIN-IN-THE FIELDS...



Mondo Vibrante



La DIVINA COMMEDIA



DALAI LAMA - I 18 PRINCIPI FONDAMENTALI - (The Dalai Lama's instruction on Life)



Intervista Don S. Barbaglia, A.B. Del Guercio



INNO AL BEATO GIOVANNI PAOLO II di mons. Marco Frisina



L'armonia della Vita di Terzani



IO TI AMO by Antonio Spanedda



Divine Comedy Divina commedia inferno 1° canto



Uomini di Dio di Xavier Beauvois



Affezione di Mons. Pierangelo Sequeri



Madre Teresa. Una bambina di nome Gonxhe



Eremo outing di Paola Lotti



O Tannenbaum (Oh, Christmas Tree) (Vince Guaraldi)



I am Jesus



Passione secondo Luca: ANTEPRIMA



The White Light Festival



ČIURLIONIS: Un viaggio esoterico 1875 – 1911



Waldemar Januszczak on Raphael



Homage to Muslim Art depicting Muhammad



Dentro l'Ultima Cena: Il tredicesimo testimone



Biennale delle chiese laiche 2010 Design



Vision by Margarethe von Trotta www.zeitgeistfilms.com



KEMO'-VAD, DANZARE NEL VENTO



Le reliquie del Buddha all'Accademia di Brera



Insieme a Don Tonino Bello...



Flare II - A Conversation with Antony Gormley



Jeremy Rifkin, 'La civiltà dell'empatia'



Sacred Music Colloquium (CMAA)



Da pellegrini sui Sacri Monti


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Gabriele Mandel

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'Tarshito' Nicola Strippoli

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POLO DI RICERCA ARTE SACRA CONTEMPORANEA

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Ministero per i Beni e le Attività Culturali

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Udine città del Tiepolo

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LA PASSIONE DI SORDEVOLO

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Federico Cozzucoli

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Paolo Scirpa

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Michelangelo Pistoletto

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